Alicarnasso era un'antica città greca dove si trovava il mausoleo omonimo, una delle sette meraviglie del mondo antico.
Patria del filosofo Dionigi e di Erodoto, nonché di Pigrete, autore della Batracomiomachia, Alicarnasso (odierna Bodrum, Turchia) era situata sulla costa sud-ovest della Caria, in Asia Minore, in un luogo pittoresco e strategico del Golfo di Coo. Originariamente occupava solo la piccola isola di Zefiria vicina alla spiaggia, ora dominata dal grande castello di San Pietro, costruito dai Cavalieri di Rodi nel 1404; in seguito quest'isola fu unita al continente e la città si estese fino a incorporare Salmace, una città dei Lelegi e dei Cari.
Fu colonia della città di Trezene e nel VI secolo a.C. fece parte dell'esapoli dorica, da cui venne espulsa, donde il cambiamento di nome in "Pentapoli dorica", perché un suo cittadino, di nome Agasicle, portò via un tripode sacro ad Apollo Tropio.
Saccheggiata da Alessandro Magno, restò sotto l'orbita tolemaica e dopo la pace di Apamea divenne città libera da ogni egemonia straniera.
Tra i pochi monumenti recuperati dagli archeologi spiccano la porta di Myndos e una villa tardoantica, mentre non sono ancora stati localizzati il tempio di Ares e di Afrodite.