L'Areòpago (Άρειος Πάγος "Collina di Ares") è una delle colline di Atene (Grecia) situata tra l'agorà e l'acropoli.
Nel periodo monarchico vi si riuniva il collegio delle supreme magistrature dello stato presiedute dal re (governo dei 9 arconti), mentre intorno al 624 a.C tale termine venne utilizzato per indicare l'assemblea degli anziani (ex arconti). La sua principale funzione era quella di occuparsi della custodia delle leggi contro ogni violazione e giurisdizione sui delitti di sangue. Il suo orientamento fu del tutto conservatore, e la sua composizione formata da membri provenienti dall'aristocrazia, per anzianità o per principi ereditari, accentua il suo indirizzo moderato e sancisce il suo ruolo decisivo nella custodia delle leggi, della pubblica moralità e dei culti cittadini. L'areopago perdette lentamente il controllo della vita pubblica col sorgere delle prime forme di democrazia, che presero subito piede rispetto alle leggi arcaiche dell'arcontato, i quali membri erano addirittura eletti a vita, senza possibilità di rinnovo del consiglio. A partire dal 487 a.C. si assiste al declino dell'areopago, grazie alla rivoluzione democratica già avviata da Clistene e con la fondazione della Boulè. Furono Efialte e Pericle nel 462/61 a limitare definitivamente i poteri dell'areopago che passò ad occuparsi solamente dei reati relativi al sacrilegio e all'omicidio volontario. Riacquistò importanza col declino della democrazia ed il sorgere della civiltà ellenistica.
Etimologicamente Areòpago deriva da Ares, Dio della Guerra greco e i motivi del nome sono due:
Famoso è il discorso di San Paolo agli areopagiti, per annunciare loro la morte e la resurrezione di Cristo, prendendo occasione dal simulacro ivi dedicato al " Dio ignoto", identificato da Paolo con Gesù Nazareno, detto il Cristo, morto e risorto. Ma gli areopagiti, filosofi scettici, lo licenziarono dicendogli " Ti ascolteremo domani".