La basilica di San Marino è la chiesa principale della Città di San Marino, è dedicata al patrono della città e dello Stato. Sorge in piazzale Domus Plebis. La Basilica di San Marino è raffigurata sulle monete euro sammarinesi da dieci centesimi.
Nel luogo dove oggi sorge la basilica già nel IV secolo sorgeva una pieve dedicata a San Marino diacono. Il primo documento che attesta l'esistenza della pieve è del 530, La Vita di San Severino ad opera del monaco Eugippio e l'altro documento è il Placito Feretrano dell'885. Il primo documento che riguarda direttamente la Pieve di San Marino è del 31 luglio 1113.
A inizio Ottocento la Pieve era in gravissime condizioni, così nel 1807 venne abbattuta e il progetto per la costruzione della nuova chiesa venne affidato all'architetto bolognese Achille Serra. Il 24 luglio 1825 il Consiglio Grande e Generale decise di costruire una nuova chiesa nel luogo dove c'era l'antica pieve. Il 28 luglio 1826 cominciò la costruzione che sarebbe terminata nel 1838. Il 5 febbraio 1838 venne solennemente inaugurata alla presenza del vescovo del Montefeltro Crispino Agostinucci e dei Capitani Reggenti. Il 21 luglio 1926 fu elevata al rango di basilica minore da papa Pio XI. La costruzione costò 40.150 scudi e 76 baiocchi. Inoltre vi si tenne l'Arengo del 1906.
L'interno è cositiuito da tre navate, composte da sedici colonne corinzie che formano un grande ambulacro semicircolare intorno all'abside. L'altare maggiore è ornato dalla statua di San Marino diacono opera del Tadolini, allievo del Canova. Sotto l'altare sono conservate parte delle reliquie del santo che vennero ritrovate il 3 marzo 1586, mentre alcune reliquie il 28 gennaio 1595 sono state donate all'isola di Arbe (Croazia), luogo natale del santo. Il cranio del Santo è conservato nella Sacra Teca, un busto reliquiario in argento e oro dal 2 settembre 1602, posto a destra dell'altare. A sinistra dell'altare c'è il Trono della Reggenza del '600. Nella navata destra c'è un piccolo altare dedicato alla Madonna della Misericordia, copia di Sebastiano Conca e una tela di Elisabetta Sirani "Noli Me Tangere". Il 29 agosto 1982 fu visitata da Giovanni Paolo II che omaggiò le reliquie del Santo.
Nella Basilica si conserva un organo a canne di Giacomo Bazzani (1835) a tastiera unica e pedaliera a leggio composta da 24 pedali. Lo strumento, collocato sopra il portale principale, ha i seguenti registri, riportati in base alla posizione delle manette nelle due colonne della registriera:
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