Le bertucce di Gibilterra sono l'ultima popolazione di scimmie selvatiche in Europa. Attualmente, nella colonia britannica sono presenti 230 animali divisi in 5 gruppi che si trovano nelle zone più alte della Rocca, pur non disdegnando ogni tanto delle scorribande in città, dove gli abitanti le chiamano monos, ossia "scimmie" in llanito.
Le bertucce sono considerate il simbolo della colonia, che fino al 1988 aveva proprio questo animale stampato sulla moneta da cinque pence.
È opinione diffusa fra gli studiosi giustificare la presenza delle bertucce a Gibilterra con l'introduzione da parte degli Arabi, che occuparono la zona dra il 711 ed il 1492: altri studiosi attribuiscono agli antichi Romani l'introduzione questi animali in Europa, mentre i più estremisti sostengono che queste scimmie siano invece autoctone del luogo, discendendo dalle popolazioni di bertucce che abitavano l'Europa meridionale cinque milioni e mezzo di anni fa, durenate il Pliocene.
Quale che sia l'opzione giusta, la presenza di questi animali a Gibilterra è molto anteriore alla conquista della rocca da parte degli inglesi nel 1704.</br> Già nel 1610 Portillo parlava delle bertucce che vivevano sulle alture della rocca, mentre nel 1782 lo storico spagnolo Ayala diceva che nessun cannone, sia quello saraceno che quello spagnolo od inglese, avrebbe potuto mandar via le scimmie dalla rocca.
Le bertucce costituiscono un'attrattiva irresistibile per molti turisti, che durante tutto l'anno arrivano in massa a Gibilterra per vederle e magari interagire con loro, seppure questi animali siano piuttosto selvatici e scontrosi.</br> Proprio la presenza massiccia di turisti stava minando la stabilità dei gruppi di bertucce, interferendo coi loro legami sociali e rendendo questi animali dipendenti dall'uomo, con conseguenti episodi di aggressione per ottenere cibo o furti di cibo nelle case: per arginare il problema, nutrire le scimmie è diventato reato a Gibilterra, punibile con una multa abbastanza salata.
La popolazione di bertucce di Gibilterra, fra il 1915 ed il 1991, era posta sotto il controllo dell'esercito inglese: la protezione di questi animali fu affidata al reggimento di stanza nella colonia.</br> Un ufficiale veniva appositamente scelto per monitorare l'unico gruppo iniziale, la salute dei suoi componenti, eventualmente fornire cibo qualora ce ne fosse scarsità. Le nuove nascite venivano segnalate sul gazzettino militare, ed ad ogni neonato veniva dato un nome, generalmente quello di un governatore o di un militare d'alto rango: gli esemplari malati o feriti venivano soccorsi al Royal Naval Hospital.
I militari addetti alla cura delle scimmie furono, in ordine cronologico:
Dopo il ritiro della guarnigione inglese di stanza a Gibilterra, la cura delle bertucce è passata al governo della colonia, la quale ha incaricato la Gibraltar Ornithological and Natural History Society (GONHS), coadiuvata da alcuni veterinari, di continuare l'opera fatta dai militari.
Ogni giorno, alle bertucce viene fornita una razione di acqua e di frutta, vegetali e granaglie, in addizione a ciò che gli animali possono trovare in natura (foglie, olive, fiori, semi e radici). Periodicamente, ogni animale viene pesato e controllato per verificarne lo stato di salute: ogni esemplare possiede un tatuaggio ed un microchip per l'identificazione, oltre che una scheda personale con registrati tutti i paramteri (dimensioni, peso, età etc.).
Una storiella racconta che Gibilterra sia collegata all'Africa tramite un canale sotterraneo di 24 km che attraversa lo stretto: fu proprio attraverso questo canale che le scimmie colonizzarono la rocca provenendo dal Marocco.
Una credenza popolare racconta che, fin quando questi animali vivranno sulla rocca, Gibilterra resterà sotto il controllo inglese: questa credenza è così radicata nella società inglese che nel 1942, quando a causa della Seconda guerra mondiale la popolazione di bertucce era calata a soli 7 individui, l'allora primo ministro inglese Winston Churchill ordinò di importare a Gibilterra esemplari di bertuccia dai vicini Marocco ed Algeria.