Il Blue Hole è un luogo di immersione situato ad est della Penisola del Sinai, qualche chilometro a nord di Dahab sulla costa del Mar Rosso.
Il Blue Hole è una depressione sottomarina di circa 100 metri di profondità e 50 di ampiezza causata da un crollo, che si apre a poca distanza dalla riva. La zona è ricca di corallo e fauna tipica della barriera corallina.
in immersione nel Blue Hole.]]
Il Blue Hole è tristemente noto per il gran numero di incidenti verificatisi, tanto da avergli fatto guadagnare il nome di luogo d'immersione più pericoloso al mondo e il soprannome di "Diver's Cemetery" (Cimitero dei sub).
Questi incidenti si verificano spesso per via del tentativo di individuare il tunnel attraverso al barriera corallina (noto come l"Arco") che collega il Blue Hole col mare aperto, a circa 60 metri di profondità, ben oltre i limiti di un'immersione ricreativa (posto a 40 metri) e quindi rischioso per via degli effetti della narcosi da azoto. I sub che non riescono a trovare il tunnel spesso sono soggetti a questa patologia; inoltre l'Arco è difficile da trovare, in quanto nascosto dall'angolazione d'entrata, è più lungo di quanto sembri (circa 26 metri) e vi è spesso una forte corrente contraria che rende difficile il passaggio.
Il modo migliore per godersi quest'immersione è quello di non andare mai oltre il proprio limite, e comunque di aver seguito un adeguato allenamento per questo tipo d'immersione. Si parla infatti, in questo caso, di immersione tecnica, che prevede tra l'altro l'uso di più di una bombola, di un'adeguata miscela di gas (per via della profondità, dato che l'aria non è adatta), di tappe di decompressione ben programmate e di un'attrezzatura apposita.
È pertanto un'immersione altamente sconsigliata ai principianti.