Cáceres (pronuncia Cátheres con la th come in inglese e la s sorda come in saluto) è il capoluogo della provincia di Cáceres, in Estremadura (Spagna), all'altitudine media di 430 metri fra la Sierra de la Mosca e la Serrilla. Per estensione il comune è il più grande della Spagna. È il centro di architettura civile e religiosa più importante per lo stile rinascimentale spagnolo che ha anche elementi del rinascimento italiano ma è un misto di gotico fiorito e di plateresco. Conta una popolazione di 88.245 abitanti (2004). La città vecchia (o Ciudad Monumental) conserva ancora le sue mura; questa parte della città è anche famosa per la sua moltitudine di nidi di cicogne. Il suo centro storico nel 1986 è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO con la motivazione che, "cinto da mura, è ricco di palazzi in pietra che formano un tessuto urbano perfettamente conservato".
Caceres è sede dell' Università dell'Estremadura ed è sede vescovile insieme a Coria.
Insediamenti nei pressi di Cáceres esistevano già in tempi preistorici nel periodo paleolitico superiore. Prove di ciò si possono trovare nelle pitture rupestri delle grotte di Maltravieso e El Conejar. La città venne fondata nel 25 a.C. dal console romano Lucio Cornelio Balbo, che assegnò le terre ai veterani (operazione detta centuriazione abituale dei Romani per fondare le colonie). A questa colonia fu dato il nome di Norbensis Caesarina.
Per Norbensis passava la grande strada, costruita durante i regni di Traiano e Adriano, che univa le attuali Gijon e Siviglia detta oggi la Ruta de la Plata dal nome datale dagli Arabi che se ne servirono, dibalat, cioè strada lastricata, come erano le strade romane con lastre di pietra opportunamente sistemate. Dell'epoca romana si ha in città una testimonianza architettonica di fianco alle mura con una porta detta Arco dl Cristo o anche Puerta del Rio; anche le mura della città hanno basamento romano.
La città fu poi conquistata dagli Arabo-berberi e nel XII secolo si ripetono più volte le lotte fra Mori e Cristiani. Nel 1169 le truppe cristiane di Ferdinando II conquistarono la città e nel 1170 fu fondato l'ordine cavalleresco dei Fratres de Càceres con la missione di difendere la fortezza della città. Nel 1173 gli Almohadi guidati da Abn-ya-qub conquistarono di nuovo Caceres e ricostruirono le mura innalzate dai Romani. Di questo periodo restano la Torre de Bujaco, la Torre de la Yerba e la Torre del Horno.
Nel 1229 il re Alfonso IX la tolse agli Arabi e la incorporò definitivamente nel regno del Leon, di cui poi seguirà le sorti fino alla riunificazione nel regno di Spagna. Шаблон:-