Maly Trostenets (bielorusso: Малы́ Трасцяне́ц; russo: Ма́лый Тростене́ц), era un campo di sterminio nazista poco conosciuto ma terribilmente "efficiente", nei pressi di un piccolo villaggio alla periferia di Minsk, nel Reichskommissariat Ostland, ora Bielorussia.
Il campo fu approntato nell'estate del 1941 sul sito di un ex kolchoz. In origine era un campo di concentramento destinato all'internamento delle migliaia di prigionieri di guerra sovietici caduti in mano tedesca dopo l'avvio dell'Operazione Barbarossa. Ben presto, il 22 giugno 1941, il campo venne trasformato in un Vernichtungslager (campo di sterminio). Il 10 maggio 1942 vi giunse il primo trasporto di ebrei. Gli scopi del campo furono ampliati, allora, allo sterminio della nutrita comunità ebraica di Minsk e dell'area circostante. Lo sterminio era attuato anche con camere a gas mobili, i cosiddetti Gaswagen, che svolsero una funzione notevole nel processo di genocidio.
I primi convogli di internati provenivano dalla Germania, dall'Austria e dalla Protettorato di Boemia e Moravia. In seguito furono internati a Maly Trostenets i membri della comunità ebrea di Minsk e dall'area circostante. I deportati nella maggior parte dei casi trovavano la morte poco dopo il loro arrivo. Se non venivano ritenuti idonei al lavoro, essi erano trasferiti alle vicine foreste di Blagovshchina (Благовщина) e Shashkovka (Шашковка), dove venivano fucilati con un colpo alla nuca.
Il 28 giugno 1944, mentre l'Armata Rossa si avvicinava alla regione, i nazisti bombardarono il campo nel tentativo di occultarne l'esistenza, secondo quanto previsto dalla Sonderaktion 1005. I Sovietici tuttavia scoprirono 34 fosse collettive, alcune delle quali misuravano 50 metri in lunghezza, e 3 o 4 metri in profondità. Secondo un rapporto speciale preparato dalla Commissione Statale Straordinaria dell'URSS negli anni quaranta, le fosse comuni furono ritrovate nella foresta di Blagovshchina, a circa 500 metri dall'autostrada Minsk–Mogilev, in corrispondenza del km 11.
Alcuni riferimenti al campo di Maly Trostenets sono compiuti dal film La foresta delle anime (The Forest of Souls) di Carla Banks.
Si stima che il numero di persone morte a Maly Trostenets sia compreso tra i 200.000 e il mezzo milione di morti, non si ha notizia di alcun sopravvissuto dal campo. Le stime dello Yad Vashem parlano di 65.000 vittime ebree, mentre lo storico Tedesco Christian Gerlach ha stimato il numero di vittime ebree tra i 40.000 ed i 60.000. La segnaletica presso il memoriale costruito sul sito dove sorgeva il campo menziona la morte di 206.000 persone. Il memoriale viene visitato da migliaia di persone ogni anno,benché i resti dell'ex campo di sterminio constino solo di una fila di pioppi piantati dai detenuti per delimitarne il perimetro.
Tra i numerosi convogli diretti a Minsk, i seguenti sono stati documentati:
Origine | Numero di convogli |
Numero di persone trasportate |
---|---|---|
Germania (Amburgo (2) Brema (2), Düsseldorf, Francoforte sul Meno, Berlino, Königsberg e Colonia ) | 7 | 6 658 |
Vienna | 9 | 8 472 (12 sopravvissuti) |
Protettorato di Boemia e Moravia (Terezín: 5, Brünn) | 6 | 6 000 |
Polonia (Varsavia) | 1 | 1 000 |
Secondo il tribunale federale di Coblenza almeno il 90% di questi deportati, ovvero tra le 19.000 e le 20.000 persone, furono sterminati a Maly Trostenets. È probabile che altri due o tre convogli provenienti dall'Europa dell'Ovest siano partiti verso il campo di concentramento di Dachau.