Il Canale Mar Bianco-Mar Baltico (in russo: Belomorsko-Baltiyskiy Kanal, BBK), inaugurato il 2 agosto 1933, è un canale artificiale che unisce il Mar Bianco col Mar Baltico nei pressi di San Pietroburgo. Il suo nome originario era Belomorsko-Baltiyskiy Kanal imeni Stalina, "Canale Mar Bianco-Mar Baltico intitolato a Stalin" (o "Canale Stalin"), ma oggi è meglio conosciuto con l'abbreviazione di Belomorkanal. Durante la sua costruzione morirono decine di migliaia di prigionieri dei Gulag.
Il canale è lungo circa 227 km e scorre parzialmente lungo una serie di fiumi, come il Neva e lo Svir, attraversando il lago Onega ed il Vygozero e costeggiando il lago Ladoga. La sua attuale utilità economica è limitata dalla profondità (circa 4 metri) che proibisce il passaggio a molti tipi di imbarcazioni.
-1933)]] I Sovietici presentarono il canale come un esempio del successo del primo Piano Quinquennale. L'intero canale venne costruito in circa 20 mesi, tra il 1931 ed il 1933, quasi esclusivamente con il lavoro manuale e completato con 4 mesi di anticipo sulla data prevista.
Il Belomorkanal fu il primo grande progetto costruito con la forza lavoro dei detenuti dei Gulag. Il BBLAG, la direzione del Campo BBK, curò la costruzione, fornendo una forza lavoro stimata in 150.000 prigionieri. I Sovietici descrissero il progetto come l'evidenza dell'efficacia dei Gulag. Nell'ipotetico atto di "riabilitare" i criminali attraverso il "lavoro correttivo", le condizioni lavorative nel Campo BBK furono brutali. Preparando con attenzione una visita al Belomorkanal, furono nascoste le peggiori delle brutalità ad un gruppo di scrittori ed artisti russi, tra i quali Maksim Gorkij, Aleksej Nikolaevič Tolstoj, Viktor Borisovic Sklovskij, Mikhail Zoshchenko, che scrissero un'opera che lodava il progetto.
Il canale venne commemorato dalla marca di sigarette russe Belomorkanal.
Testimonianze di forzati
