Carnunto (latino: Carnuntum; greco: Καρνοιις), centro di origine celtica, fu in seguito un'importante fortezza legionaria (misurava 480x368 metri, pari a circa 17,6 ha) dell'Impero romano a partire dal 50 e sede della Flotta Pannonica, diventando poi anche sede del governatore della Pannonia dal 49 poi della Pannonia superior dal 106; attualmente si trova in Austria, nel comune di Petronell-Carnuntum.
Coordinate:
Carnuntum | |
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Pianta della fortezza militare di Carnuntum. |
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Periodo di attività |
forte ausiliario dopo il 6 fino al 50</br>fortezza legionaria dal 50[1] al IV secolo |
Località moderna | Petronell-Carnuntum |
Unità presenti | legio XV Apollinaris dal 50 al 63</br>X Gemina dal 63 al 70</br>XV Apollinaris dal 70 al 113</br>XIIII Gemina dal 113 al IV secolo |
Dimensioni castrum | 480x368 metri, pari a 17,60 ha |
Provincia romana |
Pannonia superiore |
Status località | Colonia attorno al 214 e capitale di provincia dal 103/104 |
Battaglie nei pressi | durante le guerre marcomanniche nel 170 |
Carnunto (latino: Carnuntum; greco: Καρνοιις), centro di origine celtica, fu in seguito un'importante fortezza legionaria (misurava 480x368 metri, pari a circa 17,6 ha) dell'Impero romano a partire dal 50 e sede della Flotta Pannonica, diventando poi anche sede del governatore della Pannonia dal 49 poi della Pannonia superior dal 106; attualmente si trova in Austria, nel comune di Petronell-Carnuntum.
Per approfondire, vedi la voce Limes romano. |
Il centro era originariamente celtico; il nome deriva da "kar-" o "karn-", che significa "roccia".
Per approfondire, vedi la voce Occupazione romana della Germania sotto Augusto. |
Sotto il principato di Augusto, fu base delle operazioni di Tiberio durante la sua campagna contro Maroboduo, re dei Marcomanni del 6.[2][3]
Carnuntum cominciò a subire l'influenza latina a partire da un primo insediamento di un forte alla fine del regno di Augusto o agli inizi del regno di Tiberio attorno al 17-19, in coincidenza con la sconfitta subita da Maroboduo, in lotta con il principe dei Cherusci, Arminio. Dopo questi avvenimenti Maroboduo chiedeva asilo politico a Tiberio, ed era confinato a Ravenna.
È solo nel 50 che una legione, la XV Apollinaris, fu inviata ad affiancare il forte ausiliario di truppe di cavalleria in zona, come ci racconta Tacito[4]), quando l'imperatore Claudio, pur rifiutando di intervenire direttamente in una nuova contesa tra i popoli germanici (si trattava di Quadi e Marcomanni, relativamente alla caduta del loro re Vannio), ordinò al governatore della Pannonia «di disporre una legione con un corpo scelto di ausiliari sulla riva del Danubio» per proteggere i perdenti e dissuadere la parte di barabari vittoriosi dalla tentazione di invadere la provincia pannonica.
nell'50: a Carnuntum era di stanza la Legio XV Apollinaris.]] Le legioni che qui risiedettero furono:
La città, fortezza legionaria e capitale della provincia Pannonia superiore, era al centro di un sistema di fortificazioni, che da Vindobona (oggi, Vienna) a Brigetio (l'odierna Szőny) controllava l'intero corso del medio Danubio.
Per approfondire, vedi la voce Guerre marcomanniche. |
Elevata allo status di municipio da Adriano, ricevette il nome di Aelium Carnuntum, essendo "Elia" il nome della gens dell'imperatore. L'importanza della città, sede anche di un fiorente mercato dell'ambra destinata all'Italia, è attestata anche dalla presenza di due imperatori:
).]]
Per approfondire, vedi la voce Invasioni barbariche del III secolo. |
Con l'avvento di Caracalla, era elevata a colonia il centro civile di Carnuntum (Colonia Septimia Aurelia Antoniana) insieme a quello di Brigetio.[5]
Per approfondire, vedi le voci Invasioni barbariche del IV secolo e Invasioni barbariche del V e VI secolo. |
Nel novembre del 308 la città fu sede del cosiddetto Convegno di Carnunto, a cui parteciparono l'allora Augusto Galerio, Massimiano e Diocleziano, i due precedenti Augusti, nel tentativo di risolvere la crisi in cui versava l'istituto della Tetrarchia.[6][7]
La città subì la distruzione ad opera dei Germani nel IV secolo. Sebbene ricostruita in parte da Valentiniano I, non ritornò più agli antichi splendori, perdendo le proprie funzioni di centro militare a favore della vicina Vindobona.
Per approfondire, vedi la voce Medioevo. |
Durante il Medioevo fu occupata dagli Slavi (che la chiamavano Carantano e vi accolsero l'esule longobardo Arnefrido)[8], prima di essere definitivamente distrutta dagli Ungari.
L'anfiteatro di Carnuntum
Il museo all'aperto del castrum romano
Rovine delle terme del castrum
Rovine del palazzo pretorio
Il museo moderno di Carnuntum in stile "Antica Roma"
Ricostruzione della casa di Lucio a Carnuntum
Ricostruzione della camera da letto
Ricostruzione del cortile interno
Ricostruzione di sala interna
Ricostruzione della cucina
Ricostruzione di una villa con annesso tempio di Diana
L'Heidentor ("Porta dei Pagani") è un arco quadrifronte costruito da Costanzo II, ed è diventato il simbolo di Carnunto.
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