Il Castello di Eltz (tedesco Burg Eltz) è un castello medievale situato presso Wierschem sulle colline sovrastanti la Mosella tra Coblenza e Treviri in Germania. È ancora oggi proprietà della stessa famiglia che vi visse dal XII sec, 33 generazioni fa. È considerato uno dei più bei castelli tedeschi.
Il castello è circondato su 3 lati dall' Elzbach, un tributario della Mosella sul lato nord. È situato su una rupe rocciosa alta 70 metri.
Il castello è un cosiddetto Ganerbenburg (un castello appartenente a una comunità di eredi legati). È quindi diviso in diverse sezioni appartenenti a diverse famiglie . Questi castelli venivano costruiti nel medioevo da signori locali che, non potendo permettersi la costruzione di un castello personale, si univano ad altre famiglie feudali per vivere in un unico maniero.
La parte più antica risale al XIII secolo mentre quella più recente a metà del XVI sec.
I signori von und zu Eltz, nobiltà cattolica renana, prendono nome dal castello e località posti su un'altura sulla riva sinistra della Mosella, nell'elettorato di Treviri. Rudolf zu Eltz fu il primo personaggio storico conosciuto come testimone in un atto di donazione dell'imperatore Barbarossa (1157). Burg Eltz è tuttora della famiglia, appartenendogli dal XII per ben 33 generazioni. È un tipico Ganerburg, cioè un castello in condominio ereditario familiare. Infatti l'imponente costruzione è stata elevata con lo sforzo economico delle tre linee familiari dei von Eltz: i Ruebenach, i Rodendorf , i Kempenich. Ognuna di queste linee non avrebbe avuto le possibilità economiche per erigere una fortezza così vasta e possente. In questo modo, con lo sforzo congiunto è stato eretto un fortilizio per la difesa comune, sia pure composto da parti separate, per difendersi dalle mire espansionistiche dell'ambizioso arcivescovo elettore Baldwin di Treviri (1331-36). Nel 1472 fu terminata, sul lato ovest della fortificazione, la residenza in stile gotico di Lancelotto e Guglielmo della linea di Eltz-Ruebenach, caratterizzata dal salone inferiore ricco di decorazioni. I Ruebenach presero il nome dalla località omonima presso Coblenza (1272). Nel 1540 anche la residenza dei Rodendorf, costruita in stile tardo gotico, venne finita con la sala degli stendardi. I Rodendorf presero tale nome dopo Federico (1484-56), signore di Blieskastel, quando si generò col secondo figlio, Giovanni Adolfo (1523-74), il ramo cadetto dei signori di Blieskastel e di Rodendorf, col matrimonio di Giovanni (Hans) Adolfo con Caterina von Brantscheid, erede di Rodendorf (1563) e proprietaria dell'omonimo possesso presso Chateaurouge in Lorena. Infine, verso il 1530 fu terminata la parte dei Kempenich, ove tutt'ora vi risiedono. Quest'ultima linea ebbe origine con Antonio zu Eltz che nel 1581 acquistò la signoria di Kempenich, rimasta in proprietà della famiglia fino al 1777. La famiglia ha avuto vari suoi membri elettori di Magonza e di Treviri. Giacomo (n. 1510) fu fervente controriformista cattolico, introducendo nella valle della Mosella i Gesuiti per combattere i calvinisti e i luterani. Nel 1624 Giovanni Giacomo ricevette la conferma per l'ufficio ereditario di “maresciallo di campo” dell'elettore di Treviri, divenendo il supremo comandante militare della regione in tempo di guerra, carica ereditaria riconosciuta dal 8.6.1580. Nel 1646 gli Eltz entrarono a far parte della Camera dei Signori dell'elettorato. Durante la guerra di successione del Palatinato nel 1688-89, numerosi castelli del Reno furono distrutti dalle truppe francesi, ma grazie all'abile politica diplomatica di Giovanni Antonio zu Eltz Uettingen, la residenza fortificata di Burg Eltz fu salvata dalla distruzione. I von Eltz raggiunsero però grande potere con l'elettore Filippo Carlo (1665) di Magonza, che divenne uno dei principi cattolici più potenti della Germania. Fedele alleato dell'imperatore Carlo VI, con gli elettori di Hannover e di Magonza costituì un forte gruppo per contenere l'influenza della Baviera, finché nel 1742 ruppe l'alleanza con gli Asburgo a causa della elezione imperiale dell'elettore bavarese. Pressato da Baviera e Francia Filippo Carlo fu obbligato a prendere le parti del futuro Carlo VII della casa di Baviera. Preso dai rimorsi dopo tale decisione molto sofferta, perché consideratosi traditore degli Asburgo, morì nel 1743. Famiglia equestre con proprietà signorili sovrane, nella linea anziana, grazie alla fedeltà verso l'imperatore nella controriforma e nelle guerre contro i Turchi, acquistò rilievo con Carlo Antonio Ernesto(1671-36), maresciallo ereditario di Treviri, che il 9.11.1733 fu elevato a conte e cavaliere dell' impero (Graf und Edler Herr von und zu Eltz gennant Faust von Stromberg), con il titolo di “Grande Palatino”, privilegio imperiale che gli permise di nominare notai pubblici, riconoscere figli illegittimi, conferire blasoni e stemmi, approvare giudici e clerici. La famiglia entrò così a fare parte della nobiltà equestre e acquistò vasti possessi anche in Croazia, come la signoria di Vukovar (1736) che divenne la residenza principale dei conti fino al 1945, quando ne furono espulsi dai comunisti. Non hanno mai voto alla Dieta e regnarono sovrani sui beni signorili tedeschi fino a Ugo Filippo (1742-1818); le sue proprietà dal 1794, poste sulla riva sinistra del Reno e presso Treviri furono confiscate dai Francesi e lui è chiamato “cittadino conte Eltz”. Venne scoperto in seguito che non era emigrato, ma si era nascosto a Magonza dal 1797. Nel 1815 con la vendita delle proprietà della linea dei baroni von Eltz Ruebenach, il conte Ugo Filippo divenne unico proprietario del castello avito, essendo la linea di Eltz Rodendorf estinta dal 1786 e le sue proprietà già ereditate dai Kempenich.