La cattedrale dell'Incarnazione di Málaga (in spagnolo: Catedral de la Encarnación de Málaga) è uno dei più importanti monumenti rinascimentali dell'Andalusia. Nel 1855 è stata insignita del titolo di basilica minore.
Situata in pieno centro storico a breve distanza dal porto e dalla collina di Gibralfaro, la cattedrale si staglia nel panorama cittadino con la sua ampia volumetria. Rimane tuttavia incompiuta per quanto riguarda la torre campanaria meridionale, motivo per cui è affettuosamente soprannominata dagli abitanti La Manquita ("la monchetta").
La storia dell'edificio, che sorge sul sito di un'antica moschea (della quale rimane solamente il patio degli aranci), è alquanto travagliata: cominciata nel 1528 su progetto degli architetti spagnoli Pedro López, Diego de Siloé e Diego de Vergara, la cattedrale fu inaugurata nel 1588 ma per via dell'ambizioso progetto i lavori proseguirono a rilento fino al sisma del 1680, che la danneggiò gravemente. La costruzione fu ripresa nel 1719 e interrotta nuovamente nel 1783, lasciando da quel momento il progetto incompiuto.
La facciata è suddivisa in due ordini con colonne, corinzio al livello inferiore e composito a quello superiore. Delle due torri campanarie che fiancheggiano la facciata solamente una, quella settentrionale, è stata completata e misura 84 metri di altezza.
L'interno, diviso in tre navate fiancheggiate da cappelle, misura 97 metri di lunghezza per 62 di larghezza e 35 di altezza. Le volte riccamente decorate poggiano su pilastri con colonne corinzie. Degno di nota è il gigantesco coro, costruito dal 1595 al 1632 da Vergara il Giovane e Díaz de Palacios, con stalli in legni pregiati (mogano, cedro e granadillo, portati appositamente dall'America) scolpiti da Luiz Ortiz e José Micael e ornati da 40 statue di santi di Pedro de Mena. Pregevole anche il deambulatorio, fiancheggiato da quattro cappelle, delle quali la prima (quella della Virgen de los Reyes) contiene un retablo di epoca barocca e le statue oranti dei Re Cattolici.