La chiesa di Santa Maria di Costantinopoli si erge a Napoli sull'omonima via.
Coordinate:
La chiesa di Santa Maria di Costantinopoli si erge a Napoli sull'omonima via. La sua storia è legata alla diffusione in città del culto di Santa Maria di Costantinopoli.
Si racconta che tra il 1527-1528 (periodo in cui la città era minacciata dalla peste), la Vergine di Costantinopoli apparve ad un'anziana donna, chiedendole di erigere un tempio lì dove avrebbe trovato una sua immagine dipinta su un muro; il tempio così diventò, in quell'epoca, uno dei principali centri di devozione della città.
La costruzione della chiesa, con un annesso monastero femminile, fu iniziata su una fabbrica preesistente nel 1575, ma l'edificio fu ultimato soltanto nel 1586 e nei primi anni del XVII secolo andò assumendo la forma attuale grazie agli interventi dell'architetto domenicano Frà Nuvolo.
Come lascia intuire la facciata a tre portali (1633), la chiesa aveva un tempo tre navate laterali che, con gli interventi di rimaneggiamento furono soppresse per ricavare la grande aula rettangolare; la cupola presenta embrici maiolicati. L'esterno è caratterizzato da una facciata a due livelli sul quale sovrasta un timpano triangolare.
L'interno è formato da una sola navata e cinque cappelle laterali con decorazioni in stucco bianco di Domenico Antonio Vaccaro e un bel soffitto di legno intagliato e dorato che presenta ai lati gli stemmi della Piazza del Popolo; lo stemma del Tribunale di San Lorenzo è invece ben visibile sugli archi della crociera. Sugli archi delle cappelle sono invece presenti delle grate in legno finemente intagliate, opera di Nicola Tagliacozzi Canale (1728).
La prima capella destra conserva una bella tavola cinquecentesca, raffigurante la Madonna della Purità; nella quarta cappella è di gran rilievo il Martirio di San Bartolomeo del pittore fiammingo Aert Mytens, che lavorò a Napoli negli anni 1580-90.
Una interessante edicola a tarsie policrome e madreperla costituisce il Monumento funebre per il medico G. Bartiromo, posto in presso il terzo pilastro destro della navata; sul lato opposto, corrispondente a questo vi è il Busto di Girolamo Flerio, monumento funebre di uno dei benefattori della chiesa e d'impronta barocca.
Notevole è anche l'altare maggiore che occupa il coro in tutta la sua grandezza, progettato da Cosimo Fanzago, in marmi policromi. Al centro della cornice marmorea, vi è l'affresco quattrocentesco raffigurante Santa Maria di Costantinopoli coronato dal rilievo dell'Eterno Padre e le due statue di San Rocco e San Sebastiano poste sulle due porte laterali.
La volta lunettata dell'abside è affrescata da Belisario Corenzio con la raffigurazione della Vergine e San Giovanni che suppicano la SS. Trinità di liberare Napoli dalla peste. Pure del Corenzio sono gli affreschi posti negli archi sotto la crociera (Profeti e Sibille) e quelli dei pennacchi della cupola.
Ulteriore visuale dell'altare
L'interno
Particolare delle decorazioni