Delo (Delos, greco Шаблон:Polytonic) è un'isola (3,4 km²) della Grecia, nel Mar Egeo. Fa parte dell'arcipelago delle Cicladi ed è situata vicino all'isola di Mykonos (3,5 miglia marine ed 1 miglio marino dalla sua estremità Ovest), dalla quale è raggiungibile tramite battelli.
L'isola è oggi praticamente disabitata ed è un un immenso sito archeologico che richiama turisti ed appassionati di archeologia da ogni parte del mondo. È inserita nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Un piccolo stretto separa Delo dalla vicina isola di Rinia, ugualmente disabitata.
Nell'antichità l'isola si chiamava Ortigia (Ortyghia). I reperti archeologici hanno dimostrato che l'isola era già abitata fin dal 3000 a.C.. I coloni dell'isola (circa nel 1000 a.C.) probabilmente vi portarono il culto di Apollo, dio della luce e della musica.
Nel III e nel II secolo a.C. fu una città-Stato indipendente. Decadde dopo il saccheggio di Mitridate VI, re del Ponto (86 a.C.), i suoi monumenti vennero distrutti e gli abitanti (circa 20.000) vennero uccisi.
Fu sotto l'influsso della città di Atene dal VI secolo al IV secolo a.C.. Fu sede della Lega di Delo (o Lega delio-attica) dal 478 a.C. fino al 454 a.C..
Dal 1872 la Scuola archeologica francese iniziò nell'isola scavi sistematici che ancora oggi continuano. L'isola può definirsi un'immensa area archeologica, a cominciare dalla parte occidentale, dove nell'antichità si trovava il porto sacro. Risale all'VIII secolo uno degli esempi più antichi di moli di protezione, rappresentato da una poderosa struttura in blocchi di granito locale che si estende per circa 100 m.
Nella parte nord-occidentale si trovano i Propilei e l'Agorà dei Compitaliasti o Ermesiasti che fu fondata nel II secolo a.C. e veniva usata dai commercianti romani e dai liberti i quali vi si radunavano e onoravano i Lares Compitales, cioè le divinità dei crocicchi; subito dopo, la Via Sacra con le basi degli ex voto. Ad Ovest c'era la grande Stoà di Filippo, costruita intorno al 210 a.C.. Nella parte opposta c'è il cosiddetto Portico Sud (III secolo a.C.) e l'Agorà Sud o Agorà dei Delii. Il santuario di Apollo si trovava a Nord-Est della Stoà di Filippo insieme a tre templi dedicati al dio, il terzo dei quali, di cui si conservano le fondazioni, è noto come "Tempio degli Ateniesi".
Nelle vicinanze, un po' prima del tempio di Apollo, si trova la Casa dei Nassi (metà del VI sec. a.C.), a nord l'altare Keraton e a Nord-Est di esso il tempio di Artemide (II secolo a.C.), costruito sui ruderi di un tempio precedente. Nella parte Nord del tempio si trovano i cosiddetti "Tesori" e ad Est di essi il Prytaneion (metà del V secolo a.C.) e ad Ovest il monumento del toro (IV-III sec. a.C.). A Sud-Est del monumento, l'altare di Zeus Salvatore protettore dei marinai e a Nord il tempio di Dionisio (inizi III sec.) ed il portico che si dice sia stato fondato da Antigono Gonata alla fine del III sec. a.C.
Nella parte Ovest c'erano varie edifici l"Ekklesiasterion", luogo di riunione della Bulè e del Demos dei Delii ed il "Tesmoforion", costruzione del V secolo, collegato al culto di Demetra. Nella parte Nord del santuario, nel quartiere del lago si trovava L'Agorà di Teofrasto, il santuario dei dodici dei dell'Olimpo, il tempio di Latona e l'Agorà degli italiani. Dal tempio di Latona, a Nord del Lago Sacro, una strada portava alla famosa Via dei Leoni, ex-voto dei Nessi del VII sec. a.C., consistente in 9 leoni di marmo dei quali se ne conservano solo cinque. Un po più in basso si trovava il lago sacro dove, nell'antichità, nuotavano i cigni di Apollo, coperto con terra nel 1926 dopo un'epidemia di malaria.
A Nord-Ovest della Via dei Leoni si trovava la sede dei Poseidoniasti di Beirut, centro di commercianti che adoravano Poseidone, due palestre, il santuario dell'Archegeta, il Ginnasio e lo Stadio. Il quartiere più abitato era quello del Teatro. Molte sono le abitazioni di età ellenistica e romana ornate con mosaici i pavimenti musivi: Casa dei Delfini, Casa delle Maschere, Casa del Tridente, Casa di Dionisio. Da questo punto si può arrivare al museo che custodisce reperti degli scavi dell'isola.
A Nord-Ovest della Casa delle Maschere si conservano le vestigia del Teatro che aveva una capienza di 5.500 posti, costruzione del II sec. a.C. Troviamo inoltre nel Monte Cinto (Kynthos) resti del santuario di Zeus del Cinto e quello di Atena del Cinto.
Secondo la mitologia greca vi si rifugiò Latona per partorire lontano dall'ira di Era. È pertanto considerata il luogo di nascita del dio Apollo e della dea Artemide, figli di Latona.
Asteria, figlia della titanide Febe e del titano Ceo, fu la sposa del titano Perse, e gli diede una figlia che chiamarono Ecate. Per sfuggire all'amore fedifrago di Zeus, Asteria si trasformò in una quaglia, ma la fuga precipitosa la fece precipitare nel mar Egeo, come un astro (appunto Asteria). Zeus ne fu addolorato e trasformò Asteria in un'isola, che si chiama anche Ortigia, ovvero "isola delle quaglie". Su quest'isola Leto (sorella di Asterio) trovò asilo e vi partorì Apollo e Artemide. E siccome per la nascita di Apollo, dio del Sole, l'isola fu tutta circonfusa di luce, fu, da allora, chiamata Delo, dal verbo greco deloo che significa “mostrare", poiché era ormai visibile.