Forte di Pietole è un forte che sorge nel comune di Borgo Virgilio, in provincia di Mantova. Fu costruito nel 1808, dal generale francese François de Chasseloup-Laubat, inviato di Napoleone, che lo edificò contemporaneamente a quelli di Belfiore e di San Giorgio a difesa della vicina città di Mantova.
Data la sua vicinanza al fiume Mincio, dal forte era possibile regolare le sue acque in modo da allagare la zona a sud della città, isolandola.
Il forte fu edificato dai francesi nel 1808, ma poi passò agli austriaci dopo il 1814, che lo completarono e lo potenziarono per adattarlo a polveriera.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, il forte fu utilizzato come deposito anche per armi. Il 28 aprile 1917 vi si scatenò un incendio, che distrusse gran parte della polveriera.
Nel seguito, il forte fu smesso e i militari lo lasciarono definitivamente nel 1983. Da allora il forte è rimasto così senza uso, abbandonato in mezzo al bosco. Solo nel maggio 2011, un gruppo di volontari si è impegnato a ripulire parzialmente la fortezza.
Il forte godeva di una massiccia struttura fortificata, difesa su tre dei quattro lati da grandi terrapieni e da quattro bastioni. Attaccati a questi si trovavano le casermette per la difesa del vicino fossato, che si distendeva lungo le mura perimetrali. Lungo il suo perimetro, scorre una strada coperta, che si mette in comunicazione con l'interno della fortezza in due punti.
Particolari sono le gallerie di contromina che scorro al di sotto della fortificazione, che potevano essere minate e fatte saltare in aria in caso di necessità, distruggendo le forze nemiche sotto le quali queste passavano.