Galleria Vittorio Emanuele II

La Galleria Vittorio Emanuele II di Milano è un passaggio coperto che collega piazza della Scala e piazza Duomo tra loro e con due vie (via Silvio Pellico e via Ugo Foscolo) tramite due corti bracci perpendicolari all'asse principale. Fu progettata dall'architetto Giuseppe Mengoni e realizzata a partire dal 1865 in uno stile eclettico, con grottesche, cariatidi, lunette e lesene, tipico della seconda metà dell'Ottocento milanese.

Coordinate: 45°27′57″N 9°11′24″E / 45.465684, 9.189892

raffigurante la cerimonia della posa della prima pietra della Galleria, il 7 marzo 1865, da parte del re Vittorio Emanuele II]]

La Galleria Vittorio Emanuele II di Milano è un passaggio coperto che collega piazza della Scala e piazza Duomo tra loro e con due vie (via Silvio Pellico e via Ugo Foscolo) tramite due corti bracci perpendicolari all'asse principale. Fu progettata dall'architetto Giuseppe Mengoni e realizzata a partire dal 1865 in uno stile eclettico, con grottesche, cariatidi, lunette e lesene, tipico della seconda metà dell'Ottocento milanese.

In Galleria hanno sede numerosi negozi di griffe e marchi prestigiosi oltre che famosi caffè e ristoranti, da qualche anno compagni anche di una nota catena di fast food. È considerata, con Via Montenapoleone e Via della Spiga, una delle sedi dello shopping di lusso meneghino.

Storia

Nella prima metà del XIX secolo Milano guardava alle grandi capitali europee come Londra e Parigi come esempio di urbanizzazione. Soprattutto perché la città si stava scoprendo come principale città industriale della penisola e le innovazioni tecnologiche erano il simbolo della seconda rivoluzione industriale e di conseguenza del grande cambiamento sociale che si era messo in moto. Il Crystal Palace di Londra, il ponte di ferro sul Severn, erano un esempio di come la tecnologia fosse al servizio dell'architettura anche con un discreto senso estetico. La Galleria di Milano, con le sue strutture di ferro a vista, fu uno degli esempi a cui si sarebbe ispirato Gustave Eiffel, pochi anni dopo.

Nel 1859 si fece seria l'idea di un passaggio coperto che collegasse piazza Duomo a piazza della Scala: simile alla Galleria de Cristoforis, sempre a Milano a San Babila, ma più grande e più borghese, da dedicare magari al re che portò Milano ad unificarsi al Regno d'Italia. La zona prescelta era quella a sinistra del Duomo, edificata con piccole costruzioni non consone all'immagine che la municipalità voleva dare alla piazza.

Il comune indisse un concorso internazionale al quale parteciparono 176 architetti e che vide vincitore il giovane Giuseppe Mengoni, il quale propose una lunga galleria attraversata da un braccio, con al centro dell'incrocio una grande "sala" ottagonale: la copertura prevedeva un'ossatura in ferro e il resto in vetro. I due ingressi principali, quelli del braccio più lungo, previdero inoltre due grandi archi trionfali. I capitali necessari si trovarono costituendo una società in Inghilterra promettendo ricavi dalle proprietà in costruzione, la stessa che fabbricò l'ossatura in ferro e la spedì a Parigi per essere assemblata. Quando questa società fallì, il Comune di Milano assunse la proprietà e continuò a fornire il capitale necessario.

Nel 1865 iniziarono i lavori con la posa della prima pietra da parte di re Vittorio Emanuele II di Savoia e due anni più tardi si inaugurò la Galleria, anche se non completamente terminata. Circa dodici anni dopo finalmente il complesso fu terminato.

Giuseppe Mengoni, l'ideatore della Galleria, vi morì proprio precipitando dalla cupola durante un'ispezione il 30 dicembre 1877, anche se non mancò l'interpretazione che si trattasse di un suicidio, dovuto alle critiche espresse da più parti e alla delusione per la mancata presenza del re all'inaugurazione. Non si poteva sapere che tale assenza era dovuta alle gravi condizioni di salute di Vittorio Emanuele II, tenute segrete, e che il re sarebbe morto dopo pochi giorni.

Durante la seconda guerra mondiale, nelle notti del 13 e del 15 agosto 1943, la Galleria venne colpita dai bombardamenti aerei alleati.

Oggi

La Galleria è stata interessata da un restauro negli anni sessanta del XX secolo che ha portato al rifacimento della pavimentazione. Da qualche anno l'Ottagono è usato dal comune di Milano per illustrare a turisti e cittadini i cambiamenti o le manifestazioni che interessano la città meneghina con piccole mostre estemporanee.

Ottagono

L'Ottagono centrale è considerato il salotto della città. Sul suo pavimento, al centro, è realizzato a mosaico lo stemma di Casa Savoia. Ai suoi lati, sempre in mosaici, sono rappresentati gli stemmi delle quattro città che in epoche diverse sono state capitali del Regno d'Italia: nell'ordine Milano (con Napoleone), poi Torino, Firenze e infine Roma (coi Savoia).

Nelle lunette attorno alla volta, sono raffigurate le allegorie dei quattro continenti: Africa, Asia, Europa e America.

I numeri

  • 3 - i giri su se stessi che si devono fare sulle cosiddette "palle del toro" del mosaico rappresentante lo stemma di Torino
  • 4 - i continenti rappresentati in affresco sulle lunette dei quattro archi dell'Ottagono
  • 6 - i mesi impiegati a montare l'ossatura in ferro
  • 14,5 m - la larghezza dei bracci
  • 19 - gli anni passati dal bando di concorso all'inaugurazione dell'arco monumentale su piazza del Duomo, l'ultima costruzione
  • 32 m - l'altezza
  • 47 m - l'altezza dell'Ottagono
  • 105 m - la lunghezza del braccio più corto, che collega via Foscolo a via Pellico
  • 176 - i progetti presentati al concorso internazionale
  • 196 m - la lunghezza del braccio più lungo
  • 353 - le tonnellate di ferro utilizzate per l'ossatura della copertura
  • 1.000 - gli operai che mediamente lavoravano quotidianamente al cantiere
  • 700.000 - le giornate totali lavorative
  • 80.000.000.000 - il costo complessivo in lire dalla progettazione alla ristrutturazione dell'opera

Le gallerie nel mondo

In Italia vi sono numerose altre gallerie commerciali, quasi tutte sorte durante il periodo della Belle Époque. Fra le principali si ricordano le seguenti:

  • Galleria de Cristoforis - Milano
  • Galleria delle Vittorie - Palermo
  • Galleria Umberto I - Napoli
  • Galleria Principe di Napoli - Napoli
  • Galleria Re Umberto I - Torino
  • Galleria San Federico - Torino
  • Galleria Subalpina - Torino
  • Galleria Giuseppe Mazzini - Genova
  • Galleria Vittorio Emanuele III - Messina

Altre ancora ve ne sono nelle città di Firenze e Roma.

In Europa ne sono state costruite e si trovano nelle città di Bruxelles, Istanbul, Londra, Vienna, Barcellona, Praga e Parigi, dove questi edifici sono nati: le prime che si ricordino furono le Galerie de Bois, costruite nel 1786 per il Duca d'Orléans, nei giardini del Palais-Royal.

  • Il centro commerciale Toronto Eaton Centre è caratterizzato da una lunghissima galleria con una copertura trasparente. Questa fu progettata negli anni settanta dall'architetto Eberhard Zeidler che si ispirò alla galleria Vittorio Emanuele II di Milano.

Tradizioni

  • La tradizione afferma che ruotare su se stessi stando col tallone del piede destro sui genitali del toro ritratto a mosaico entro lo stemma della città di Torino sul pavimento dell'Ottagono della galleria, porti fortuna. Questo rito scaramantico, ripetuto centinaia di volte al giorno dai passanti, principalmente turisti, usura velocemente l'immagine del toro che deve essere ripristinata frequentemente. In realtà l'antica tradizione milanese prevedeva di strisciare il piede sullo stemma soltanto la notte del 31 dicembre a mezzanotte.
  • Tutti gli esercizi commerciali, aventi le vetrine aperte sulla galleria devono avere rigorosamente le insegne delle vetrine uniformi con scritte oro su fondo nero. A questa regola si è dovuto conformare anche il fast food aperto nell'Ottagono.

Voci correlate

  • Architettura del ferro

Altri progetti

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    Consigli e suggerimenti
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    AlAnoud A AlGhunaim
    25 agosto 2016
    A masterpiece on its own.. Full of day light during the day and breathtaking at night.. The first Prada boutique in the world is in here????????✨
    Gabi Bulumac
    2 february 2015
    The gallery is an magnificent ,breathtaking , majestic and impressive shopping area???? but it become more like a museum of high end fashion designer ???? it's a true Milano hotspot ,and worth the visit????
    Marco Papale
    1 february 2012
    For a spot of luxury shopping, look out for the glass-roofed arcade Opened in 1867, 20 years before the Eiffel Tower was built. Amazing place to visit!
    Yasmeen Mohammed
    24 july 2013
    Taking that classic wander through the Galleria, the very heart of the city creates a wonderful sensation. Decorated with patriotic mosaics and statues. It's just the paragon of shopping arcades!
    Amit Gaharwar
    14 february 2016
    Mother of all malls!!! Grand and chic. However most of the shops will be way high than what you pocket can afford. Right next to Duomo. Great for strolling and window shopping.
    Se7enthAngel
    14 agosto 2022
    Named after the 1st King of Italy. Its glorious, majestic, elegant & houses some of the most luxurious boutiques & cafes but very $$$$ - so if u still want 2 B here & enjoy the atmosphere - Mcdonalds
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