Il monastero di Ganden o Ganden Namgyeling è uno dei tre grandi centri religiosi e culturali del buddismo di scuola Gelug, assieme a quelli di Drepung e Sera. È situato 36 chilometri ENE dal palazzo del Potala a Lhasa, ad una quota di 4,750m.
Il nome completo dGa' ldan rNam rgyal gling or dGan-ldan rNam-par Gyal-wahi glin significa Continente di assoluta felicità vittoriosa
Si tratta del primo monastero dell'ordine Gelug, fondato dallo stesso Je Tsongkhapa nel 1409, e tradizionalmente considerato sede del potere amministrativo e politico dell'ordine.
Il corpo di Tsongkhapa era custodito in una tomba rivestita d'oro e argento all'interno del monastero fin dal 1419.
All'inizio del XX secolo ospitava circa 6000 monaci, numero che si era ridotto a circa 2000 al momento dell'invasione cinese, nel 1959.
Nel 1958, il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, sostenne presso questo monastero gli esami finali del suo corso di studi teologici.
Gravemente danneggiato e saccheggiato già nel 1959, nel 1966 venne ulteriormente bombardato dall'artiglieria dellle Guardie Rosse. La tomba di Tsongkhapa e il suo corpo mummificato andarono in gran parte distrutti, ma alcuni resti ossei vennero tratti in salvo dal monaco Bomi Rinpoche, che era stato costretto a dare fuoco al corpo.
Il monastero Ganden è stato rifondato presso Karnataka, India dai profughi tibetani in esilio.