Il Gangkhar Puensum è la montagna più alta del Bhutan e quella più alta in assoluto a essere ancora inviolata. Ha un'altezza di 7.570 metri e una prominenza di circa 2.990 metri.
Coordinate:
28°06′00″N 90°25′00″E /
28.100000, 90.433333Il
Gangkhar Puensumè la montagna più alta del
Bhutane quella più
alta in assoluto a essere ancora inviolata. Ha un'altezza di 7.570
metri e una prominenza di circa 2.990 metri. Da quando nel 1983 il
Bhutan diede l'autorizzazione alla scalata di montagne sul proprio
territorio, vi furono quattro tentativi di raggiungere la cima (tra
il 1985 ed il 1986), nessuno portato a termine con successo. Nel
1998, partendo dal Tibet, una spedizione scalò con successo un
picco secondario della montagna, più basso solamente di quindici
metri. Altre traslitterazioni alternative del Gangkhar Puensum sono
Gangkar Punsum o Gangkar Punzum, il nome significa letteralmente "I
tre fratelli dalle montagne". L'altitudine fu misurata per la prima
volta nel 1922, ma le mappe della regione erano talmente imprecise
che la montagna risultava indicata in luoghi diversi e con altezze
differenti. A causa di questo, la prima spedizione che tentò la
scalata rinunciò addirittura perché non riuscì a individuare la
montagna. Il diario della spedizione inglese del 1986 quantifica
l'altezza della montagna in 24.770 piedi e sostiene che essa sia
interamente compresa nei confini del Bhutan mentre il vicino Kula
Kangri si trovi tutto in territorio tibetano. Il Kula Kangri è una
montagna alta 7.554 metri situata 30 km a nord-est del Gangkar
Puensum scalata per la prima volta nel 1986. Le mappe la
posizionano in luoghi diversi, sia in Tibet che in Bhutan. Nel 1994
in Bhutan è entrato in vigore il divieto di scalare montagne oltre
i 6.000 metri, per rispetto delle credenze locali sugli spiriti, e
dal 2003 l'alpinismo è stato proibito. Per queste ragioni, è
probabile che il Gankhar Puensum mantenga il proprio primato di
monte inviolato: anche perché tutti i picchi più alti ancora non
scalati sono cime secondarie di montagne più alte e non monti a sé
stanti. Nel 1998 una spedizione giapponese aveva ottenuto il
permesso dall'Associazione Alpinistica Cinese di scalare la
montagna ma il permesso fu ritirato a causa di un problema politico
col Bhutan. Tuttavia nel 1999 la spedizione, partendo dal Tibet,
scalò il Liankang Kangri, il picco secondario alto 7.535 metri e
noto anche come Nord Gangkhar Puensum. A differenza di quanto
riportato su molte mappe, il rapporto della spedizione posiziona il
picco in Tibet e il confine Tibet-Bhutan come passante per la cima
del Gangkhar Puensum, che è descritto come "la cima più alta del
Bhutan", a 7.570 metri. Questa altitudine è confermata da fonti
giapponesi, a loro volta basate su fonti cinesi. L'altitudine non è
stata studiata dal Bhutan.
Bibliografia
- Berry, Steven K. (1988). ‘’The Thunder Dragon Kingdom: A
Mountaineering Expedition to Bhutan’’ (1st ed.). Marlborough:
Crowood Press ISBN 1-85223-146-7 and Seattle: Cloudcap Press ISBN
0-938567-07-1. Il libro della spedizione britannica del 1986.
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