Il monastero di Konstamonitou (in greco : Κωνσταμονίτου)
è uno dei venti monasteri della Chiesa ortodossa della penisola del [Mone Athos]] Grecia.
Sorge nel sud-est della penisola atonita.
Occupa il ventesimo rango nella gerarchia della comunità monastica della Santa Montagna.
È dedicato a Santo Stefano protomartire festa votiva il 26 dicembre (3 agosto).
È retto a regola cenobitica e nel 1990 contava 30 monaci.
La tradizione vuole come suo fondatore Costantino I o suo figlio Costanzo II. Altre fonti fanno risalire la fondazione a un anacoreta di nome Kastomonites, da cui prende il nome. Le prime testimonianze scritte risalgono al XI secolo. Tracce storiche possono tracciarne la storia solo a partire dal XIV secolo quando il monastero cadde in rovina per le incursioni dei pirati. Nel XV secolo si riprese con l'aiuto dei principi serbi. Più tardi le tassazioni da parte del governo turco costrinsero i religiosi a indebitarsi. Questa situazione mise la comunità in grande difficoltà e la portò alla quasi completa rovina. Nel [1705] fu grazie all'intervento del console francese Armand che la comunità monastica si risollevò. Nel 1717 subì un incendio che ne distrusse l'ala est. Nel 1818 con l'aiuto della moglie di Ali Pashe Tepelena Kyra Vassiliki, l'abate Chrysanthos potè iniziare la riscostruzione. A metà dei quel secolo l'estrema povertà del monastero lo costrinse a mettersi sotto la tutela della Santa Comunità atonita. Un altro abate, Simeone, riuscì a raccogliere fondi per costruire nel 1867 un nuovo katholikon sulle rovine del precedente. Ancora oggi dei monasteri della Santa Montagna risulta essere il più povero, questa situazione è in gran parte dovuta alla sua posizione sfavorevole e difficilmente raggiungibile. Sprofondata in una foresta a un'ora di cammino dalla costa.
Il monastero consta di cinque cappelle edificate all'intero del monastero e di quattro esterne. Famose le icone di Santo Stefano del VIII secolo e due icone della Vergine Maria chiamate Hodeghetria e Antiphonetria. Tra le reliquie un frammento della Vera Croce. La biblioteca possiede 110 manoscritti e oltre 5000 libri stampati.