Montona (in croato Motovun) è un comune della Croazia, nell'Istria settentrionale, a circa 270 m sul livello del mare.
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default desc none</imagemap>Montona |
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Motovun/Montona | |||||||||
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Stato: | Croazia | ||||||||
Regione: | Regione istriana | ||||||||
Coordinate: | Coordinate: | ||||||||
Altitudine: | 270 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 32 km² | ||||||||
Abitanti : | 938 (2001) | ||||||||
Densità: | 31 ab./km² | ||||||||
CAP: | 52424 | ||||||||
Prefisso tel: | (+385)052 | ||||||||
Targa: | PU | ||||||||
Nome abitanti: | Montonesi | ||||||||
Montona
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Sito istituzionale |
Montona (in croato Motovun) è un comune della Croazia, nell'Istria settentrionale, a circa 270 m sul livello del mare.
Cosi come la città italiana di Orvieto, il paese è situato su una rupe, che in questo caso è carsica, non tufacea, come nel caso della località centroitalica.
In base al censimento del 2001 il comune di Montona conta 983 abitanti.
Montona è una meta attrattiva per i suoi monumenti e per le particolari decorazioni di pietra in rilievo sparse per il paese. L'ingresso medioevale è scenografico.
Appartenenza linguistica (censimenti 2001 Croazia - 2002 Slovenia) |
81,28% croata |
15,46% italiana | |
0,71% slovena |
Montona è sempre stata un piccolo mondo a parte, isolata dai numerosi eventi bellici che in passato hanno caratterizzato l'Istria, nonostante il cambiamento demografico abbia sconvolto anche Montona.
Dal 1077 al 1278 fu parte integrante del Patriarcato di Aquileia.
Montona appartenne dal 1278 al 1797 alla Repubblica di Venezia (che grande attenzione volse all'amministrazione del suo patrimonio boschivo, il più importante della Repubblica e fondamentale per il suo arsenale e la costruzione delle galee.
Dal 1797 al 1803 rimase sotto l'impero austriaco.
Nel 1803 Montona fu occupata dalle truppe di Napoleone Bonaparte, e quindi posta sotto il governo di Trieste.
Nel 1805, per decisione dell' Imperatore dei Francesi, Montona passò sotto il Regno Italico.
Nel 1813 ritornò sotto il dominio dell’Austria. Con il crollo dell'Impero Austro-Ungarico avvenuto nel 1918, Montona fino al 1947 fece parte del Regno d'Italia. In seguito alla II guerra mondiale nel 1947 fu ceduta alla Repubblica di Jugoslavia e infine dal 1991 con la disgregazione di quest'ultima passò alla neonata repubblica di Croazia.
L'occupazione da parte della Jugoslavia comunista ebbe come conseguenza l'esilio forzato della maggioranza della popolazione italiana autoctona, il cosiddetto esodo istriano, fenomeno che portò ad una drastica riduzione della popolazione.
Montona ha dato i natali allo stampatore di musica Andrea Antico, al pilota di Formula 1 Mario Andretti e al prof. Loris Premuda, medico e docente di Storia della Medicina all'Università di Ferrara e successivamente all'Università di Padova.
La chiesa tardo-rinascimentale di Santo Stefano fu probabilmente progettato dall'architetto Andrea Palladio. La chiesa contiene numerose opere d'arte: le statue di marmo di S. Stefano e S. Lorenzo di Francesco Bonazzo, ed i dipinti del Cenacolo sopra l'altare di un ignoto artista veneziano. Le cisterne d'acqua nella piazza davanti alla chiesa sono datate XV secolo.
Il palazzo comunale è il più grande edificio laico in Istria dal periodo rinascimentale.
Il comune di Montona è diviso in 4 insediamenti (naselja):
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All’insediamento di San Pancrazio (Bercaz) afferiscono i
seguenti paesi:
Battai (Bataji), Monte (Breg), Colleri
(Kolari), Cragno (Kranceti), Labignani
(Labinjani), Monforno (Monforno), Ravan
(Ravan), Rodelli (Rudeli), Ruscnach(Rušnjak),
Romani (Romani), Sirotici [Rosso] (Sirotići).
All’insediamento di Caldièr afferiscono i seguenti paesi:
Brdari (Brdari), Bertossi (Brtoši), Bertossichi
(Brtošići), Clarici (Klarići), Galli (Gali),
Lazze [Ferri] (Lazi), Monte Stefanich (Štefanićev
Breg), Paladini (Paladini), Petretichi
(Petretići), Prodani (Prodani), Stefanichi
(Štefanići), Valenti (Valenti), Madrussa
(Madruši), Zvitchi (Cvitki).
All’insediamento di Montona afferiscono i seguenti paesi:
Bosici (Božići), Diviachi (Divjaki), Dagostini
(Dagoštini), Meloni (Meloni), Morari (Murari),
Pavat (Pavati), Percichi (Perčići), Pissiglione
(Pišiljon), Resari (Režari).
All’insediamento di San Bortolo afferiscono i seguenti paesi:
Bencici (Benčići), Cal (Kal), Calligari
(Kaligari), Cotigi (Kotigi), Fiorini
(Fiorini), Fleghi (Flegi), Giganti (Žugani),
Labignani (Labinjani), Locandici (Lokandići), Monte
Belletich (Beletićev Breg), Pischi (Piški), Sciolazi
(Šćulci), Sotto Iessica (Podjesika), Stanzia Flego
(Flegova Stancija), Valenti (Valenti), Vesnaveri
(Vežnaveri), Trippe (Tripe).
Nonostante il mutamento etnico della popolazione (fino al 1947 gli italiani erano il 98% della popolazione totale), Montona è oggi un paese etnicamente eterogeneo convivono infatti Croati, Italiani e un pugno di Sloveni.
Sulla base dei dati forniti dalla Comunità Italiana locale, Montona conta 980 abitanti di cui 442 italiani (ovvero il 45% della popolazione totale). Gli italiani sono riuniti nella locale comunità degli italiani guidata dal 2006 da Enrico Pissac.
Il comune di Montona è bilingue: le lingue ufficiali sono il croato e l'italiano, non esistono scuole italiane ma tuttavia la lingua italiana viene insegnata obbligatoriamente in tutte le scuole e di tutti i gradi.
A seguito dell'esodo avvenuto dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli esuli di Montona si sono costituiti a Trieste nel 1953 in una associazione apartitica, denominata "Famiglia Montonese". Si segnala che Oltre il 90% della popolazione italiana è stata costretta a lasciare Montona. Lo scopo dell'associazione è di custodire e tramandare le tradizioni e le memorie della città di Montona, mantenere vivi l'italianità e lo spirito comunale nei Montonesi, promuovere e diffondere la storia, la cultura, l'arte di Montona e promuovere la solidarietà tra gli esuli. Questa associazione riunisce e rappresenta tutti gli esuli di Montona sparsi in Italia e nel mondo ed è guidata dalla giovane presidente dott.ssa Simone Vicki Michelle Peri.
1) Distanze dalle principali città italiane: Roma 758 km; Milano 493 km; Venezia 243 km; Trieste 60 km; Ancona 594 km.
2) Distanze dalle principali città croate: Pola 63 km; Fiume 67 km; Parenzo 27 km; Rovigno 46 km; Zagabria 227 km; Spalato 479 km; Zara 356 km.
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