Il monumento allo Yekatit 12, chiamato anche monumento alle vittime del fascismo, è un memoriale con forma di obelisco eretto nel 1955 in memoria delle vittime etiopi della strage di Addis Abeba (conosciuta in Etiopia con il nome di Yekatit 12), la sanguinosa repressione italiana che, nel febbraio 1937, ebbe luogo nella capitale etiope dopo il tentato assassinio di Rodolfo Graziani, viceré dell'Etiopia italiana. Il monumento sorge al centro della grande piazza circolare di Addis Abeba che porta lo stesso nome (Yekatit 12 adebabay, in amarico የካቲት ፲፪ አደባባይ).
Lo Yekatit 12 è una data nel calendario etiopico equivalente al 19 febbraio nel calendario gregoriano comunemente usata per riferirsi alla strage di Addis Abeba del 19 febbraio 1937. Per commemorare tale evento e più in generale tutte le vittime delle repressioni fasciste avvenute durante l'epoca coloniale, venne eretto un monumento che porta il nome della data stessa, alla quale è anche intitolata la piazza Yekatit 12, e il cui nome completo è monumento alle vittime del Fascismo.
L'obelisco fu progettato e realizzato nel 1955 dagli scultori jugoslavi, Antun Augustinčić e Frano Kršinić, con la collaborazione degli etiopi Yofthe Negusie e Ageghue Engeda. L'inaugurazione avvenne il 14 dicembre 1955 in occasione della visita ufficiale in Etiopia del maresciallo Tito, che nell'occasione ricevette anche la cittadinanza onoraria e le chiavi della città di Addis Abeba.
Il monumento è un obelisco bianco decorato su un lato con la statua del leone di Giuda, uno dei simboli storici dell'Etiopia. La base dell'obelisco è cinta sui quattro lati da gruppi scultorei bronzei degli scultori jugoslavi Kršinić e Augustinčić. Alle celebrazioni annuali in memoria delle vittime era solito partecipare l'imperatore Haile Selassie I. Il monumento è conosciuto anche come monumento dei Martiri o Sidist Kilo, che è anche il nome del quartiere.