La Moschea del Cristo della Luce (in spagnolo: Mezquita Cristo de la Luz) è un'ex moschea situata a Toledo, in Spagna, l'unica delle dieci esistenti nella città che è rimasta ampiamente così com'era nel periodo moresco. All'epoca era conosciuta come Mezquita Bab-al-Mardum (in arabo: مسجد باب المردوم), nome che deriva dalla porta cittadina Bab al-Mardum. La moschea si trova vicino alla Puerta del Sol, in un'area della città una volta chiamata Medina nella quale vivevano i ricchi mussulmani della città.
L'edificio fa parte del sito culturale della "Città storica di Toledo", dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco nel 1986.
Costruita nel 999 a Toledo, questa moschea è una rarità in
quanto si trova nello stesso stato in cui fu costruita
originalmente. L'edificio è a pianta quadrata. Misura
all'incirca 8m x 8m. Quattro colonne sormontate da capitelli
visigoti dividono l'interno in nove compartimenti. A coprire
ognuna di queste campate c'è una volta che ha un design ben
distinto, unico nel suo genere. La volta centrale è più alta delle altre e fa
da cupola per l'intera struttura. Ogni volta impiega l'uso delle crociere per
creare il design che le rende uniche. Ognuna di loro segue l'idea di
base dello stile islamico. Alcuni design sono più rettilinei mentre altri
abbracciano le forme curve della volta più
prominente. In ognuna c'è un pezzo di cultura e di
tradizioni. Le colonne ed i capitelli sono stati presi da edifici
precedenti e sono quindi noti come
reimpiego. La moschea è stata costruita interamente con mattoni e piccole
pietre. Queste
tecniche sono un insieme sia delle tradizioni di costruzione
locali, sia dell'influenza proveniente dal Califfato di
Cordova. L'influenza del califfato si può notare nell'apparecchiatura
muraria della facciata la quale riprende quelli visti nella
Grande
moschea di Cordova. Originalmente il muro orientale serviva
da qibla per la moschea. Lungo quest lato ci sarebbe stato
anche un mihrab usato per devozione. Le altre tre facciate sono
articolate da tre campate. Sono tutte simili ma con decorazioni
differenti. Il
muro occidentale che serviva come entrata principale è unico nel
modo in cui l'arcata è articolata. Questa facciata ha un arco lobato,
un arco rialzato ed una versione più larga di un arco
rialzato. Gli archi di mattoni, influenzati dall'architettura di Cordova
forniscono la decorazione per la facciata. negli anni a seguire fu aggiunta
un'abside semicircolare in stile mudéjar. Nel processo di aggiunta, il muro
della qibla ed il mihrab furono persi.
Usando lo
stile mudéjar, c'è una morbida transizione tra la struttura
originale e l'abside. Questo perché la parte aggiunta usa lo stesso
stile di decorazioni e materiali usati nella struttura originale.
La continuazione del motivo ad archi è un importante collegamento
tra le due sezioni dell'edificio.
Un'iscrizione nei mattoni scritta in cufico nella facciata sud-occidentale rivela i dettagli della fondazione della moschea:
« Bismala (nel nome di Allah). Ahmad ibn Hadidi fece erigere la moschea con i suoi denari richiedendo una ricompensa in paradiso da Allah. È stata completata con l'aiuto di Allah sotto la direzione di Musa ibn Alì, architetto e Sa'ada, e conclusa nel mese di Muharram nel 390 (calendario islamico). » |
Nel 1186, Alfonso VIII donò l'edificio ai Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, che lo stabilirono come la Cappella della Santa Croce (Ermita de la Santa Cruz). Fu in questo momento che la moschea fu rinominata e l'abside fu aggiunta.