Il Museo Nazionale di Belle Arti (in lingua maltese: Mużew Nazzjonali tal-Arti) è un museo d'arte di La Valletta, Malta. L'attuale istituzione nota come MUŻA (acronimo maltese di Mużew Nazzjonali tal-Arti), è ubicata nelle strutture dell'Albergo d'Italia dal 2018.
La primitiva istituzione ospitava una collezione di opere di artisti maltesi e stranieri che rappresentano i principali stili artistici europei. Il museo fu inaugurato dal ministro dell'Istruzione e della Cultura Agatha Barbara il 7 maggio 1974, ubicato nella Casa dell'Ammiragliato o Admiralty House.
Le raccolte provenivano dal Museo Nazionale dell'Auberge de Provence, nel 2012 l'aumento dei visitatori giornalieri, motivò il trasferimento di alcune sezioni in una sede più idonea, provvedimento mirato ad aumentare e migliorare l'offerta ai visitatori.
Nel 2013, è stato avviato il piano di sdoppiamento dei percorsi tematici: il trasferimento dei dipinti, del mobilio e delle argenterie esposte al piano nobile di Admiralty House all'Auberge d'Italie per costituire il nuovo MUŻA. Dopo la scissione, il museo dell'Auberge de Provence custodisce solo i reperti archeologici, ed è ribattezzato Museo nazionale di archeologia. Il museo è gestito da Heritage Malta.
Le sezioni dismesse di Admiralty House sono state chiuse il 2 ottobre 2016 e il nuovo museo MUŻA è stato inaugurato nel 2018 come uno dei progetti inseriti nel contesto: La Valletta Capitale europea della cultura 2018.
Palazzo ubicato a South Street a La Valletta, in origine costruito nel XVI secolo come residenza per il cavaliere Fra Jean de Soubiran d'Arifat.
L'edificio attuale risale al 1761 - 1763, quando fu ricostruito in stile barocco per il cavaliere portoghese Fra Raimondo de Sousa y Silva. Dal 1821 al 1961, residenza ufficiale del Comandante in Capo della Flotta Mediterranea, da cui il nome Admiralty House.
Le sale ospitano la maggior parte della collezione nazionale di Malta iniziata nel 1923, quando il primo curatore di belle arti, Vincenzo Bonello, intraprese la raccolta all'interno di quello che allora si chiamava Museo Nazionale. Bonello acquistò numerose opere di eccellente qualità nel mercato dell'arte locale, a Londra e in Italia. La maggior parte è stata acquistata in un momento in cui i prezzi nel mercato dell'arte erano ancora alla portata del modesto budget del museo.
La mostra permanente comprende la più grande collezione di dipinti dell'artista barocco meridionale Mattia Preti, cavaliere italiano dell'Ordine di Malta, che contribuì alla trasformazione dell'interno della Concattedrale di San Giovanni a La Valletta. Questo, insieme a una raffinata e rara collezione di mappe antiche, rappresenta uno dei punti di forza delle collezioni.
Tra gli artisti in mostra si annoverano opere di Guido Reni, dei caravaggisti Valentin de Boulogne, Giuseppe Ribera detto lo Spagnoletto, Matthias Stomer, oltre a Giovanni Baglione, Giuseppe Calì, Giuseppe Caloriti, Giovanni Coli, Filippo Corelli, Lorenzo de Caro, Francesco De Mura, Girolamo Gianni, Carlo Maratta, Lazzaro Pisani, Giorgio Pullicino, Salvator Rosa, Francesco Simonini, Bernardo Strozzi e Carlo Antonio Tavella. Il messicano Juan Patricio Morlete Ruiz e il maltese Francesco Vincenzo Zahra.
Opere di artisti olandesi (Isaac de Moucheron, Theodoor van Thulden), francesi (François Boucher, Valentin de Boulogne, Antoine de Favray, Claude Joseph Vernet), britannici (James Wilson Carmichael, Thomas Lyde Hornbrook, Edward Lear, Victor Pasmore, Joseph Mallord William Turner), svizzeri (Louis Ducros) e tedeschi (Albert Bierstadt, Anton Schranz), sono esposte in modo permanente.
La collezione comprende anche le opere di due eccezionali scultori maltesi, Melchiorre Cafà e Antonio Sciortino, e un notevole gruppo di paesaggi maltesi.
