Il Palazzo del Laterano, costruito distruggendo il Patriarchio costantiniano, è un antico palazzo la cui storia risale alla Roma imperiale e che è stato sede papale. È adiacente alla Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma. Il palazzo del Laterano ospita ora un museo di antichità cristiane.
a Karnak. Prima di essere posto qui si trovava al Circo Massimo.]]
dall'Italia del Palazzo del Laterano.]] Costituisce parte di un complesso più ampio di cui fanno parte anche la Basilica, il Battistero, i resti del medioevale palazzo Papale con la Scala Santa e con la cappella Papale Sancta Sanctorum. Vicino al palazzo, accanto alla Scala Santa, si trova il Triclinio Leonino e nella piazza antistante c'è l'Obelisco Lateranense, il più grande degli Obelischi di Roma.
Una pianta di Giuseppe Vasi, risalente alla metà del XVIII secolo, è visibile qui.
Da quando l'area fu concessa al papa da Costantino, all'inizio del IV secolo, è stata la residenza principale dei papi per circa mille anni.
La zona prendeva il nome dai proprietari originali, la famiglia Romana dei Plauzi Laterani che vi possedevano un grande palazzo. Due famiglie romane usarono il cognome di Laterani: i Sestii ed i Plauzi. Lucio Sestio Laterano fu il primo plebeo a raggiungere la carica di console.
Un Plauzio Laterano, console designato, fu accusato verso il 66 di aver preso parte alla cospirazione di Pisone contro Nerone (Tac. Ann. XI 30, 36, XIII 11, XV 49, 60 ; Arrian, Epictet. Dissert, I 1). Le proprietà dei Laterani, con l'annesso palazzo, che Giovenale (Sat. X, 15) definì "egregias Lateranorum ædes", furono confiscate.
Nel 161 Marco Aurelio costruì un palazzo nella zona. Nel 226 Settimio Severo restituì una parte dei possedimenti ai Laterani. Il nome della famiglia rimase comunque alla zona.
All'inizio del IV secolo erano addossate alle Mura Aureliane, i quartieri delle truppe scelte di Massenzio, gli equites singulari. Costantino, sconfitto Massenzio (312), ordinò di distruggere queste caserme secondo il costume romano che voleva la damnatio memoriae dei traditori della patria.
Poiché l'area era all'interno della città - al contrario dell'area vaticana -, permise di costruire qui una basilica cristiana monumentale ed un battistero.
Fausta, moglie di Costantino e sorella di Massenzio, concesse nel 313 la propria casa, la "Domus Faustae", che si trovava nella zona, al Vescovo di Roma, Papa Milziade, perché vi tenesse una sinodo episcopale, per combattere lo scisma donatista. Durante la sinodo il Donatismo fu condannato come eresia. Non è comunque certo che questa abitazione privata sia poi andata a far parte del futuro palazzo.
La ricerca fino ad oggi non è riuscita a identificare da quale momento la residenza del Vescovo di Roma sia stata posta al Laterano. Si trovava comunque non lontana dal Palazzo Imperiale, parti del quale sono ancora identificabili nella chiesa di Santa Croce in Gerusalemme.
La Basilica Laterana era l'unica delle tre grandi basiliche costantiniane che si trovava dentro le mura della città.
La consacrazione ufficiale del Palazzo e della Basilica fu fatta nel 324 da Papa Silvestro I, che dichiarò entrambi Domus Dei (casa di Dio). In conseguenza del primato nel mondo come chiesa madre di tutte le chiese, sono incise sulla facciata della chiesa le parole Sacrosancta Lateranensis ecclesia omnium urbis et orbis ecclesiarum mater et caput" (Santissima Chiesa Lateranense, madre e capo di tutte le chiese nell'Urbe e nel Mondo).
Il Palazzo e la Basilica furono dedicati altre due volte. Papa Sergio III li dedicò a San Giovanni Battista nel X secolo in onore del nuovo battistero. Nel XII secolo Papa Lucio II dedicò il Palazzo Laterano e la basilica anche a San Giovanni Evangelista.
La chiesa divenne il più importante santuario in onore dei due santi che sono raramente venerati insieme. (ma vedi anche la Cappella Peruzzi, nella chiesa di Santa Croce a Firenze). In seguito fu creato nel Palazzo un monastero Benedettino, per servire nella basilica.
Nel V secolo gli edifici nel Laterano furono più volte danneggiati gravemente dalle invasioni, nel 896 furono danneggiati da un terremoto e furono di nuovo riparati. L'897 qui ebbe luogo in cosiddetto Sinodo del cadavere, quando Papa Stefano VI fece processare il cadavere del suo predecessore Formoso che fu condannato e gettato nel Tevere.
Nel X secolo Papa Sergio III restaurò il palazzo dopo un disastroso incendio e successivamente fu notevolmente abbellito da papa Innocenzo III. Questo fu il periodo della maggiore magnificenza, quando Dante dice che il palazzo era superiore a tutti i successi umani. In quel tempo il centro del piazza davanti al palazzo, in cui ora si leva in piedi l'obelisco, era occupato dal palazzo e dalla torretta degli Annibaldeschi. Fra questo palazzo e la Basilica di San Giovanni c'era la statua equestre di Marco Aurelio, che allora si credeva che rappresentasse Costantino, che ora è al Campidoglio. Tutta la facciata del palazzo era occupata con l'"Aula Concilii", un corridoio magnifico con undici absidi, in cui furono tenuti vari Concili Laterani durante il medioevo. Le stanze private dei papi in questo palazzo erano situate fra questo "Triclinium" e le mura della città.
Tra il clero del Vaticano e quello del Laterano si sviluppò da subito una concorrenza, in cui entrambe le parti affermavano di possedere la medesime reliquie oppure che la propria chiesa già dall'antichità avesse la priorità sull'altra. Il clero del Vaticano non esitò ad insultare quello del Laterano come Giudei infedeli. Tuttavia il posto principale per le devozioni era sempre il Vaticano, con la tomba di San Pietro; il Laterano non poteva offrire nulla di ugual valore e di conseguenza acquisì un incredibile numero di reliquie del Vecchio e del Nuovo Testamento come l'arca dell'alleanza, le Tavole delle Leggi, il sangue di Cristo ed un altare di Pietro.
Tutti i Papi a partire da Milziade occuparono il Palazzo e lo usarono come residenza. Ma nel 1309 il papa francese Clemente V, decise di trasferire la sede ufficiale del Papato ad Avignone, una proprietà che costituiva una enclave all'interno della Francia.
Finché i papi desiderarono presentarsi principalmente come Vescovi Romani e padroni della città, il complesso Laterano, costruito su un terreno imperiale, serviva loro come punto di controllo della città, ed anche, in misura minore, come sede per la loro consacrazione ed incoronazione. Con l'universalizzazione del papato tuttavia cominciarono a dare maggior importanza al Vaticano, anche se la concorrenza fra i due poli si risolse solo con il Giubileo del 1300 gradualmente a favore del Vaticano.
Tra le conseguenze della Cattività avignonese ci fu la perdita d'importanza del palazzo e della Basilica, che cominciarono a declinare. Due incendi devastanti, nel 1307 e nel 1361, fecero danni irreparabili ed anche se ampie somme furono inviate da Avignone al Vescovo per la ricostruzione, il palazzo non raggiunse mai lo splendore precedente.
Quando i papi tornarono a Roma il Palazzo e la Basilica furono ritenuti inadeguati a causa delle pessime condizioni in cui si trovavano. Di conseguenza il papa mise la sua residenza in primo luogo al Santa Maria in Trastevere, poi alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Infine fu costruito un nuovo palazzo oltre il Tevere ed i papi del Vaticano fissarono la loro residenza al Vaticano nel 1377. Ciò fu reso necessario non solo per le condizioni strutturali del Palazzo Laterano, ma anche per il desiderio dei Papi di enfatizzare più nettamente, con la vicinanza alla tomba di Pietro, la loro pretesa alla guida universale.
Nella piazza antistante il Palazzo si trovava nel Medio Evo la statua equestre di Marco Aurelio, che si riteneva fosse un monumento di Costantino o di Teodorico. Il cosiddetto caballus Constantini era contemporaneamente un monumento del potere ed anche il posto per le esecuzioni; per questo Papa Giovanni XIII fece appendere un prefetto urbano ribelle ai capelli della statua. La statua era solo una del ricco patrimonio, di cui fa parte anche la Lupa Capitolina, i cui originali si trovano ora ai Musei Capitolini. La statua di Marco Aurelio fu spostata per volere di papa Paolo III nella Piazza del Campidoglio.
Più tardi Sisto V fece distruggere ciò che era ancora rimasto dell'antico palazzo del Laterano e fece costruire al suo posto l'attuale edificio molto più piccolo, progettato da Domenico Fontana che si era ispirato all'architettura di Palazzo Farnese.
Dal 1586 il Palazzo del Laterano, ricostruito, venne usato nuovamente come residenza papale estiva. Fino al XIX secolo i Papi venivano incoronati nella Basilica del Laterano.
La Piazza davanti al Palazzo ospita un obelisco di granito rosso alto più di 30m, forse il più grande esistente. L'obelisco fu realizzato all'epoca dei faraoni Tutmosis III e Tutmosis IV (XV secolo a.C.) e proveniente dal tempio di Ammone a Tebe (Karnak) in Egitto. Fu portato a Roma dall'imperatore Costanzo II nel 357 e collocato sulla spina del Circo Massimo, dove già si trovava l'obelisco Flaminio. Fu ritrovato rotto in tre pezzi nel 1587, insieme all'obelisco Flaminio, e fu eretto nel 1588 dall'architetto Domenico Fontana per volontà di papa Sisto V nella Piazza San Giovanni.
Un'abside decorata con mosaici ed aperta all'aria, situata accanto a San Salvatore della Scala Santa, conserva ancora la memoria di una delle più grandi sale del palazzo antico, "il Triclinium" di papa Leone III, che era la sale per i banchetti di stato. La struttura attuale non è antica, ma è possibile che alcune parti dei mosaici originali siano state conservate in un mosaico in tre parti: Nel centro Cristo affida agli Apostoli la loro missione, a sinistra consegna le chiavi a san Silvestro ed il Labaro a Costantino, mentre sulla destra san Pietro dà la stola a Leone III e le insegne a Carlo Magno.
Nel 1929 i Patti Lateranensi assicurarono la sovranità alla Città del Vaticano e, tra le altre cose, lo status extraterritoriale al Laterano ed a Castel Gandolfo che, come possedimenti della Santa Sede, sono sottomesi alla sua giurisdizione.
Il 28 luglio 1993 l'entrata laterale, le logge sovrastanti e parte della facciata del palazzo furono danneggiati gravemente da un attentato dinamitardo: esplose un'auto bomba. Anche se la statica della facciata fu danneggiata, fu possibile riparare i danni rapidamente. Questo attentato fu considerato come un avvertimento al Papa che poco prima in Sicilia aveva parlato duramente contro la Mafia. Pere motivi di sicurezza, il luogo è ora sottoposto a limiti di circolazione e divieto di sosta e fermata.
Delle tante assisi sinodali svoltesi in Laterano nel corso nel Medioevo, cinque sono stati ritenuti come Concili Ecumenici dalla Chiesa cattolica: