Pantalica

Pantalica è località naturalistico-archeologica della provincia di Siracusa. Nel 2005 è stata insignita assieme al centro storico di Siracusa del titolo di Patrimonio dell'UNESCO.

Coordinate: 37°08′N 14°59′E / 37.133, 14.983

Bene protetto dall'UNESCO
Patrimonio dell'umanità
Siracusa e la Necropoli Rupestre di Pantalica
Syracuse and the Rocky Necropolis of Pantalica
Tipologia Architettonico
Criterio C (ii) (iii) (iv) (vi)
Pericolo Nessuna indicazione
Anno 2005
Scheda UNESCO inglese
francese
Patrimoni dell'umanità in Italia

Pantalica è località naturalistico-archeologica della provincia di Siracusa. Nel 2005 è stata insignita assieme al centro storico di Siracusa del titolo di Patrimonio dell'UNESCO.

Il sito si trova su un altopiano, circondato da canyon formati nel corso dei millenni da due fiumi, l'Anapo e il Calcinara, che hanno determinato l'orografia a canyon caratteristica della zona.<ref name= hermes > Шаблон:Cita web </ref> L'altopiano così come le vallate sottostanti (Valle dell'Anapo) sono delle importanti zone naturalistiche.
Vari sentieri permettono di visitare il sito. La Valle dell'Anapo è accessibile da due varchi collegati tra di loro, dal lato di Sortino e dal lato di Ferla. Questo sentiero corre per più di 10 km sul tracciato dell'ex linea ferroviaria Siracusa-Vizzini. La visita all'altipiano può invece partire dalla cosiddetta Sella di Filiporto, raggiungibile dal paese di Ferla o dall'altro lato, dal versante di Sortino, passando sopra la cosiddetta Grotta dei pipistrelli.

Fa parte della Riserva naturale orientata Pantalica, Valle dell'Anapo e Torrente Cava Grande.

Storia

Nella prima metà del XIII secolo a.C., tutti gli insediamenti costieri scompaiono quasi all'improvviso per l’arrivo in Sicilia dei Siculi e di altre popolazioni italiche; la popolazione indigena abbandona la fascia costiera e cerca rifugio in impervie e disagevoli zone montane, scelte perché rispondenti ad esigenze di difesa, e si riunisce in grossi agglomerati.

Storicamente è noto che il re Hiblon concesse ai megaresi, condotti da Lamis, di stanziarsi in un lembo del suo territorio e fondare Megara Iblea nel 728 a.C. Ma la successiva nascita ed espansione di Siracusa determinò la distruzione del regno, essendosi il regno di Siracusa espanso sino all’entroterra, con la fondazione di Akrai nel 664 a.C. Di questa epoca restano le vestigia del Palazzo del principe o Anaktoron, nonché la presenza di una vasta necropoli di ben 5000 tombe a grotticella artificiale, scavate nella roccia.<ref name= siciliantica > Шаблон:Cita web </ref>

L'area della necropoli non sarà mai del tutto abitata in epoca greca; dovremo attendere i primi secoli del Medioevo<ref name= barucco > Шаблон:Cita web </ref>, quando le popolazioni stremate dalle incursioni dei barbari, dei pirati e poi degli arabi, dovendo cercare rifugi sicuri li trovarono nei suoi ripari inaccessibili; si hanno così le testimonianze di epoca bizantina. Ancora oggi sono visibili i resti delle abitazioni scavate nella roccia in epoca bizantina ed i resti dei piccoli oratori rupestri della Grotta del crocifisso<ref>Шаблон:Cita web</ref>, di San Nicolicchio<ref>Шаблон:Cita web</ref> e di San Micidiario<ref>Шаблон:Cita web</ref>.

La necropoli di Pantalica

Pantalica è costellata di necropoli in tutto il suo vasto territorio:

  • La necropoli di Filiporto (a 9 km da Ferla) è composta da un migliaio di tombe che si estendono sulle pendici e nella conca dell’Anapo, appartenenti all’ultima fase della città (IX-VIII secolo a.C.).
  • La necropoli di Nord-Ovest, una delle più antiche della zona (XII-XI sec a.C.).
  • La necropoli della Cavetta del IX-VIII secolo a.C. con la presenza di abitazioni bizantine.
  • La necropoli Nord è la più vasta e la più fitta e risale al XII-XI secolo a.C..

Il palazzo dell’Anaktoron è un edificio megalitico di grossi blocchi, con diverse stanze rettangolari, è un’evidente imitazione dei palazzi micenei.<ref>Шаблон:Cita web</ref> Esso appartiene alla prima epoca di Pantalica (XII-XI sec a.C.) e ne rimangono soltanto i blocchi di fondazione.
L'edificio fu modificato e riutilizzato in epoca bizantina.

Il primo studioso ad occuparsi di Pantalica fu l'archeologo Paolo Orsi.

Note

Bibliografia

  • Dionisio Mollica, Nel regno dei siculi. Pantalica e la valle dell'Anapo e Sortino , Urso, 1996.
  • Vincenzo Consolo, Le pietre di Pantalica, Mondadori, 1999. ISBN 8804461934

Voci correlate

  • Ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini

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    Consigli e suggerimenti
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    Salvatore Giannì
    8 september 2012
    Un posto incontaminato fra i monti...vegetazione,grotte e fiumiciattoli d'acqua ghiacciata cn piccole cascate...assolutamente da visitare se si ama la natura é presente anche un antica Necropoli!
    Sebastiano Leggio
    19 november 2013
    Pantalica è un panoramico altipiano sopra la riserva naturale valle dell'Anapo. Al suo interno si trova una necropoli preistorica patrimonio dell'Unesco.
    Sebastiano Leggio
    2 aprile 2014
    Magic Pantalica panorama
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