Piazza dei Miracoli

La piazza del Duomo è il centro artistico e turistico più importante di Pisa. Annoverata fra i Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO dal 1987, vi si possono ammirare i monumenti che formano il centro della vita religiosa cittadina, detti appunto miracoli (da Gabriele d'Annunzio) per la loro bellezza e originalità: la Cattedrale, il Battistero, il Campo Santo, e la Torre pendente, da cui il nome popolare di Piazza dei Miracoli diffusosi poi nel dopoguerra, era del turismo di massa.

Coordinate: 43°43′23.53″N 10°23′40.20″E / 43.7232028, 10.3945

La piazza del Duomo è il centro artistico e turistico più importante di Pisa. Annoverata fra i Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO dal 1987, vi si possono ammirare i monumenti che formano il centro della vita religiosa cittadina, detti appunto miracoli (da Gabriele d'Annunzio) per la loro bellezza e originalità: la Cattedrale, il Battistero, il Campo Santo, e la Torre pendente, da cui il nome popolare di Piazza dei Miracoli diffusosi poi nel dopoguerra, era del turismo di massa. Gabriele d'Annunzio utilizzò questo termine nel romanzo Forse che sì, forse che no, del 1910:

« L’Ardea roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli. »</div>

Spesso il termine "Piazza dei Miracoli" viene confuso con un altro: Campo dei Miracoli<ref>Una parte di filastrocca di Gianni Rodari e illustrazione di Raul Verdini che mostrano il campo dei miracoli in Pinocchio</ref>. Quest'ultimo è un campo immaginario, presente nel racconto Pinocchio, dove il burattino veniva invitato dal Gatto e la Volpe a piantare degli zecchini d'oro per ottenere un albero delle monete.

La piazza è pedonalizzata ed è ricoperta da un grande prato. Assunse l'aspetto definitivo solo nel XIX secolo, soprattutto ad opera dell'architetto Alessandro Gherardesca, che demolì alcune costruzioni preesistenti, innalzò la nuova residenza capitolare (abbattuta nel 1863) e si interessò al restauro dei celebri monumenti.

La collocazione eccentrica, nell'angolo nord-ovest delle mura, che la delimitano lungo due lati, si deve alla necessità di costruire su terreno non occupato. Il suo mantenimento, insieme a quello del complesso monumentale, è affidato all'Opera della Primaziale Pisana.

Bene protetto dall'UNESCO
Patrimonio dell'umanità
Piazza del Duomo, Pisa
Piazza del Duomo, Pisa
Tipologia
Criterio C (i) (ii) (iv) (vi)
Pericolo Nessuna indicazione
Anno 1987
Scheda UNESCO inglese
francese
Patrimoni dell'umanità in Italia

Storia

La piazza esisteva già in epoca altomedioevale, quando sorgeva una chiesa dedicata con tutta probabilità a Santa Maria (ma Santa Liberata o Reparata secondo alcuni). Accanto alla chiesa, sul lato nord, era eretto un piccolo battistero esagonale. Antecedentemente a questo periodo la zona era utilizzata: sono infatti stati trovati resti di tombe etrusche durante i lavori per il restauro del campanile e un pavimento a mosaico di una villa romana sul lato nord della Cattedrale.

La piazza per come la conosciamo inizia ad avere forma nel 1064 quando viene fondato il nuovo duomo della città. All'epoca la zona rimaneva al di fuori delle mura per le quali era previsto un ampliamento realizzato poi nel 1156 dal console Cocco Griffi. Tre anni prima delle mura inizia anche la costruzione del nuovo Battistero, stavolta posto di fronte alla chiesa e con un diametro pari alla larghezza della facciata del duomo. La porta d'accesso delle mura è la Porta del Leone, che si configura come uno dei principali punti d'accesso alla città: tale porta è aperta nell'angolo nord ovest della piazza in una piccola area maggiormente fortificata e protetta da tre torri: Santa Maria, del Leone e di Catallo. Nel 1173 si inizia la costruzione del campanile. Verso la fine di questo secolo si inizia anche la costruzione della residenza dei canonici a sud del campanile, chiudendo così la piazza sul lato est. La piazza viene poi delimitata a sud dall'edificio dello Spedale Nuovo di Santo Spirito nel 1257 ed a nord, a ridosso delle mura, dal Camposanto (1258).

Il volto della piazza cambia profondamente dopo la conquista fiorentina della città: la Porta del Leone viene chiusa per sempre e l'area davanti a tale accesso viene concessa alla comunità ebraica per il loro cimitero; viene aperta una nuova porta chiamata Porta Santa Maria sul lato ovest della piazza lungo la strada davanti all'ospedale; quest'ultimo viene totalmente modificato in stile fiorentino, perdendo ogni connotazione gotica originale.

Durante tutto il periodo mediceo e lorenese in seguito furono edificati diversi edifici negli spazi liberi: venne costruito un altro edificio dei canonici a nord del campanile e quello a sud viene ampliato con la chiesetta di San Ranierino; il campanile stesso fu circondato da un muretto di collegamento tra i due edifici vicini; a ovest del Battistero vi era la casa dell'ortolano e il recinto del suo orto; sempre ad ovest, adiacente alle mura, c'era la Dogana, essa pure con il suo piccolo orto; a nord, tra il Camposanto e la porta del Leone vi era la casa del becchino. Altri piccoli edifici sorgevano poi nell'area a sud della Cattedrale.

Dopo l'intervento di Alessandro Gherardesca, che contribuì alla formazione della piazza per come si presenta oggi, alla fine del XIX secolo si decise un ripristino alle condizioni originali: pian piano vennero abbattuti tutti gli edifici sorti durante il dominio mediceo-lorenese dando così respiro alla piazza.

Le ultime modifiche si hanno solo all'inizio del XX secolo durante l'epoca fascista con il monumento alla Lupa di Roma nel pratino a nord del campanile e i diciassette cipressi piantati lungo l'estremità est della piazza in memoria di altrettanti militanti fascisti deceduti.

Monumenti

Duomo

Per approfondire, vedi la voce Duomo di Pisa.

Il cuore del complesso è la Primaziale, la cattedrale medievale. Dedicata a Santa Maria Assunta, è una chiesa a cinque navate col transetto a tre navate, architettonicamente è composta da tre basiliche (corpo centrale e i due transetti). Non e' consacrata come basilica (l'unica basilica di Pisa è San Piero a Grado). Il Duomo, costruito nel 1064, dal 1092 è una Chiesa Primaziale, essendo stato conferito il titolo di Primate all'arcivescovo Daiberto da Papa Urbano II, onorificenza oggi soltanto formale.

Cominciata nel 1064 dall'architetto Buscheto, ha dato origine al distintivo stile Romanico pisano. La ricchissima decorazione comprende marmi multicolori, mosaici (importantissimo quello del catino absidale, eseguito da varie maestranze fra cui Cimabue) e numerosi oggetti di bronzo provenienti dal bottino di guerra, fra cui il Grifone utilizzato come acroterio est del tetto. Gli archi a profilo acuto fanno riferimento ad influenze musulmane e del meridione d'Italia, soprattutto la seconda Abbazia di Montecassino

Le porte sulla facciata in bronzo massiccio furono fuse da vari artisti fiorentini nel XVII secoli. Esse vengono a sostituire le originali porte distrutte dall'incendio che distrusse gran parte dell'interno della chiesa nel 1595. L'unica porta originale salvatasi è la cosiddetta Porta di San Ranieri, situata di fronte al campanile: essa venne fusa intorno al 1180 da Bonanno Pisano.

L'interno è rivestito di marmi bianchi e neri, ha un soffitto a cassettoni dorati, alcuni affreschi. Fu ampiamente ridecorato dopo un incendio del 1595, che distrusse la maggior parte delle opere medievali; furono aggiunti allora gli altari laterali e i grandi dipinti lungo le pareti delle navate laterali.

L'impressionante mosaico absidale del 1302, del Cristo in Maestà, affiancato dalla Vergine e da San Giovanni Evangelista, generalmente attribuito a Cimabue (ma che probabilmente fu autore solo del San Giovanni), sopravvisse comunque all'incendio. La cupola in legno strutturale, all'intersezione della navata e del transetto, dall'inusitato profilo ellittico, fu decorata da Riminaldi con l'Assunzione della Vergine. La leggenda vuole che Galileo abbia formulato la sua teoria sull'isocronismo del pendolo guardando l'oscillazione del lampadario per incenso che scendeva dal soffitto della navata. Il lampadario presente tutt'oggi, noto come Lampada di Galileo, non è quello che vide all'epoca lo scienziato, ma risale a qualche anno dopo. L'originale lampada, molto più piccola e semplice (e che quindi poteva oscillare col vento), è oggi presente nel Camposanto all'interno della cappella Aulla. Le impressionanti colonne granitiche in stile corinzio fra la navata e l'abside provengono dalla moschea di Palermo, bottino della battaglia nella Cala dai Pisani nel 1063.

Il pergamo, capolavoro di Giovanni Pisano (1302-1310), sopravvissuto all'incendio, fu però smontato durante i lavori di restauro e non fu rimontato fino al 1926. Mostra nove scene del Nuovo Testamento, in formelle convesse, e si articola con grande libertà nello spazio, costituendo un progresso formale notevolissimo rispetto ai pergamidi Siena e del Battistero di Pisa, opera di Nicola Pisano, padre di Giovanni. Non essendoci documentazione di come fosse il pergamo prima dello smantellamento, esso è stato ricostruito in una posizione diversa da quella originaria e, sicuramente, con le parti non nello stesso ordine e orientamento di come era stato pensato.

L'edificio, come la torre campanaria, è sprofondato percettibilmente nel suolo, e alcuni dissesti nella costruzione sono ben visibili, come le differenze di livello tra la navata di Buscheto e il prolungamento ad opera di Rainaldo (le campate verso ovest e la facciata).

Battistero

Per approfondire, vedi la voce Battistero di San Giovanni (Pisa).

Il Battistero, dedicato a San Giovanni Battista, s'innalza di fronte alla facciata ovest del Duomo. L'edificio fu iniziato a metà del XII secolo: "1153 Mense Augusti fundata fuit haec..." (Nel mese di Agosto 1153 fu fondata...). Sostituisce un precedente battistero, più piccolo, che si trovava a nord della Cattedrale. Fu costruito inizialmente in stile romanico da Diotisalvi e nella struttura originaria, voleva essere un misto tra l'Anastasis del Santo Sepolcro in Gerusalemme e la Moschea d'Omar, sempre in Gerusalemme e ritenuta all'epoca il Tempio di Salomone. Presenta una curiosa cupola troncoconica, come quella della chiesa degli Ospitalieri a Pisa, che copre solo il giro interno di pilastri (la tecnica costruttiva per una cupola emisferica o poligonale di grandi dimensioni, come a Firenze, era quasi ignota): originariamente la parte superiore era aperta lasciando un osculo, ma a differenza del Pantheon) da cui entrava la pioggia per andare a riempire la fonte battesimale, qui era solo simbolico, dato che il fonte è privo di scarichi per l'acqua. In epoca posteriore la cupola fu mascherata da un'altra calotta emisferica e l'osculo fu chiuso. Rimase incompiuto fino al XIV secolo, quando la loggia, il piano superiore e la cupola furono terminati in stile gotico da Nicola Pisano e il figlio Giovanni, modificando quindi il progetto di Diotisalvi. La struttura è fortemente simbolica, infatti al suo interno presenta: 12 colonne come il numero degli apostoli; una fonte battesimale a 8 lati, numero che indica il giorno non creato, posta su 3 scalini, a simbolo del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. È il più grande battistero in Italia: la sua circonferenza misura 107.25 m.

L'interno, sorprendentemente semplice e privo di decorazioni, ha inoltre una eccezionale acustica (è famoso in tutto il mondo l'eco che si forma e che ricorda il suono dell'organo). Spicca il pergamo, scolpito fra il 1255 e il 1260 da Nicola Pisano. Le scene sul pergamo e specialmente la figura dell'Ercole nudo e di Marina (nel bassorilievo con i 3 magi) mostrano bene come l'influsso classico rendesse Nicola una precursore del Rinascimento.

Campanile

Per approfondire, vedi la voce Torre pendente di Pisa.

La cosiddetta Torre di Pisa è la più famosa torre pendente del mondo, oltre a un monumento universalmente noto. Iniziata nel 1173, cominciò a inclinarsi sul lato prima che fosse completato il terzo ordine (1274), per via del suolo di limo sabbioso sul quale poggiano le fondazioni poco profonde, di solo tre metri. La costruzione continuò comunque fino al completamento nel 1350, quando fu ultimata la cella campanaria e vi furono poste le sette campane, essendo la torre il campanile della cattedrale. Sei degli otto piani sono circondati da una loggetta con archi a tutto sesto, che riprendono il motivo della facciata della cattedrale. L'altezza è di circa 56 metri (nella parte di contropendenza), la pendenza di circa cinque metri rispetto alla verticale nel punto più alto. In seguito ai restauri della fine del Novecento, che ne hanno assestato la pendenza, è stata riaperta al pubblico, seppure con un accesso limitato e controllato.

Non si conoscono con esattezza i vari architetti che hanno lavorato al campanile. Per anni era stato attribuita a Bonanno Pisano, negli stessi anni autore delle porte bronzee del Duomo, ma studi recenti confutano questa ipotesi e la attribuiscono piuttosto a Diotisalvi, già autore del Battistero. Pare altresì che la cella campanaria sia stata opera di Giovanni Pisano nelle vesti, stavolta, di capomastro dell'Opera.

Campo Santo monumentale

Per approfondire, vedi la voce Camposanto monumentale di Pisa.

Il Campo Santo monumentale si trova al limite nord della Piazza. Si tratta essenzialmente di un cimitero cinto da mura. Si dice, secondo uno schema di leggenda di fondazione tipica di altri edifici simili in tutta Europa, che il Campo Santo sia nato intorno ad uno strato di terra portato dalla Terrasanta via nave dopo la Seconda Crociata dall'arcivescovo Ubaldo de' Lanfranchi nel XII secolo.

La sua struttura, iniziata nel 1278 da Giovanni di Simone, è quella di un chiostro oblungo in stile gotico fiorito, che però non fu completato fino al 1464, a causa della crisi provocata della sconfitta pisana nella battaglia della Meloria avvenuta nel 1284. Il muro esterno è composto di 43 archi ciechi con due porte.

I muri erano una volta affrescati: il primo affresco fu eseguito nel 1360, l'ultimo circa tre secoli più tardi. Le Storie dell'Antico testamento di Benozzo Gozzoli (XV secolo) si trovavano nella galleria nord, mentre quella sud era famosa per le Storie della Genesi di Piero di Puccio (fine del XV secolo). L'affresco più interessante è il realistico Trionfo della Morte, opera di Buonamico Buffalmacco.

Il 27 luglio 1944 una scheggia di bomba alleata provocò un inizio di incendio il quale, non potendo essere spento rapidamente a causa delle cisterne sotto vigilanza militare, fece scaturire un vero e proprio incendio che bruciò le travi in legno del tetto del Campo Santo il quale collassò arrecando ingenti danni alle opere custodite. Il piombo della copertura del tetto, fuso dal calore, danneggiò gli affreschi in modo gravissimo. Dal 1945 ad oggi sono ancora in corso lavori di restauro, che fra l'altro hanno portato al recupero delle preziose sinopie oggi esposte nel Museo delle Sinopie, situato nell'antico ospedale del XIII secolo a sud della piazza.

Altri edifici

La Piazza del Duomo è chiusa a nord e ovest dalle mura medievali con la Torre di Santa Maria, la Porta del Leone, la Torre di Catallo e Porta Nuova, mentre il lato sud è occupato dalla lunga struttura dello Spedale di Santa Chiara, che oggi ospita tra l'altro il Museo delle sinopie; accanto al campanile si trova il Museo dell'Opera del Duomo. La monumentale fontana che accoglie all'ingresso della piazza da Via Santa Maria è opera di Giuseppe Vaccà (basamento e fontana) e di Giovanni Antonio Cybei (il gruppo marmoreo dei putti che reggono le armi di Pisa e della primaziale).

Collegamenti

La Piazza del Duomo è facilmente raggiungibile dall'aeroporto e dalla stazione cittadini attraverso la LAM (Linea ad Alta Mobilità) Rossa

Note

Voci correlate

  • Romanico pisano
  • Arcidiocesi di Pisa

Altri progetti

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    Giedrė Tiškevičiūtė
    9 february 2016
    8 euros for 3 monumentals and I would suggest this. It includes Battistero, Museo delle Sinopie, Cimitero monumentale. + entrance to Cathedral, which is always free, but you must take a ticket
    Sevda Demiral
    2 september 2014
    Standing in a large green expanse, Piazza del Duomo houses a group of monuments known the world over. These four masterpieces of medieval architecture had a great influence on monumental art in Italy
    Malek Almutairi
    12 aprile 2016
    The tower and grounds are wonderful. The cost is 18 Euro to climb the tower and church is free. The view from the top of the tower was amazing.
    Amit Gaharwar
    7 october 2015
    Awesome view of the leaning tower of Pisa. Quite incredible. Reach via LAM Rossa from Pisa Centrale. Leave your baggage at the station luggage storage room. Available at platform 1.
    Kaitlin
    13 aprile 2015
    Don't get so caught up in the Leaning Tower that you miss the rest of the Miracoli. The cathedral is stunning, and one of the prettiest I've ever seen. 7€ gets into everything but the tower.
    Nicholas
    18 january 2017
    Love this entire little plaza, filled with history and architecture. Peaceful and spacious and full of amenities such as restaurants etc. Go for a stroll and take some photos...
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