I Quattro Canti, o piazza Vigliena, o Ottagono del Sole, o Teatro del Sole, è il nome di una piazza ottagonale all'incrocio fra i due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda, a metà della sua lunghezza, e il Cassaro (la via, di origine fenicia, che collega l'acropoli, con il Palazzo dei Normanni al mare, oggi nota come Corso Vittorio Emanuele è la più antica strada di Palermo), anch'esso a metà del suo tragitto.
Coordinate:
I Quattro Canti, o piazza Vigliena, o Ottagono del Sole, o Teatro del Sole<ref>http://artemedia.neomedia.it/?pag=scheda.php&id=73</ref>, è il nome di una piazza ottagonale all'incrocio fra i due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda, a metà della sua lunghezza, e il Cassaro (la via, di origine fenicia, che collega l'acropoli, con il Palazzo dei Normanni al mare, oggi nota come Corso Vittorio Emanuele è la più antica strada di Palermo), anch'esso a metà del suo tragitto.
Il nome esatto della piazza è Piazza Vigliena (in omaggio al Viceré il cui nome completo era marchese don Juan Fernandez Pacheco de Villena y Ascalon), ma le fonti antiche lo ricordano come Ottangolo o Teatro del Sole perché durante le ore del giorno almeno una delle quinte architettoniche è illuminata dal sole.
I Quattro Canti propriamente detti sono i quattro prospetti architettonici che delimtano lo spazio: si tratta di prospetti barocchi realizzati tra il 1609 e il 1620<ref>http://www.grifasi-sicilia.com/monumpalermo1.htm</ref> e costituiti da quattro ordini, sormontati dagli stemmi reali, senatorio e viceregio scolpiti in marmo bianco e decorati secondo un principio di ascensione dalla Natura al Cielo. I quattro ordini sono decorati nel piano inferiore dalle fontane, che rappresentano i quattro fiumi della città antica (Oreto, Kemonia, Pannaria, Papireto), quindi un ordine in stile dorico decorato dalle stagioni (rappresentate da Eolo, Venere, Cerere e Bacco). L'ordine successivo, in stile ionico, ospita le statue di Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV. Nell'ordine superiore le 4 sante palermitane, Agata, Ninfa, Oliva e Cristina, patrone della città prima dell'avvento di Santa Rosalia (1624).
Un antico detto che celebrava nei Quattro canti il centro virtuale di Palermo recitava "feste e forche a Piazza Vigliena" (pubbliche feste ed esecuzioni capitali).
Assunto nel 1606 il governo della città e dell'isola, il viceré affidò due anni dopo all'architetto Giulio Lasso, fiorentino, la sistemazione urbanistica di quel crocevia alla quale si lavorò per molti anni. Il progetto era ispirato al crocevia delle Quattro Fontane di Roma, disegnato dagli urbanisti di Sisto V in forme molto più dimesse della successiva versione palermitana.
Nel 1609 doveva già essere terminata la parte strutturale dei due cantoni poi detti di Santa Ninfa e di Sant'Agata, che portano gli stemmi del viceré Vigliena. Nel 1612 era completo il cantone di Santa Cristina, aderente a San Giuseppe, promosso dal viceré Ossuna. Nel 1615 Giulio Lasso è già morto e dal 1617 è direttore dei lavori Mariano Smiriglio, ingegnere del Senato e già sorvegliante del cantiere durante la direzione del Lasso.
Con Mariano Smiriglio si assiste ad un cambiamento del programma decorativo iniziale: nell'ordine superiore, che in origine avrebbe dovuto ospitare le statue dei sovrani, vengono sistemate le statue delle quattro sante vergini palermitane: Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant'Oliva e Sant'Agata. Dei quattro simulacri regali, previsti originariamente in bronzo, da Scipione Li Volsi vengono eseguiti soltanto quelli di Carlo V, poi collocata in piazza dei Bologna e quella di Filippo IV, poi distrutta. Le attuali statue in marmo presenti ai Quattro Canti furono scolpite fra il 1661 ed il 1663 da Carlo Aprile.
Il 2 agosto 1630 vennero appaltati i lavori per la fabbrica delle quattro fontane con le statue delle Quattro Stagioni, anch'esse previste in bronzo e poi realizzate in marmo: la Primavera e l'Estate furono realizzate da Gregorio Tedeschi; l'Autunno e l'Inverno da Nunzio La Mattina. Le attuali conche inferiori delle quattro fontane sono ottocentesche e furono realizzate per poter nascondere quelle originarie col piano di calpestio della piazza che era stato ribassato.
L'architettura della piazza è molto semplice, rappresenta un perfetto ottagono formato da quattro edifici alternati da sbocchi viari.
direzione | sud | ovest | nord | est |
Immagine | ||||
quartiere | Albergheria | Seralcadio / Capo | La Loggia | Kalsa |
Mandamento | Palazzo Reale | Monte di Pietà | Castellamare | Tribunali |
stagione | primavera | estate | autunno | inverno |
sovrano | Carlo V | Filippo II | Filippo IV | Filippo III |
patrona | Cristina | Ninfa | Oliva | Agatha |