Lo Shàolín-sì (少林寺, Tempio di Shàolín, giapponese Shōrin-ji, coreano 소림사 Sorimsa), è un tempio molto importante nella Storia del Buddhismo cinese. Si trova in Cina, nell'attuale regione dell'Henan, collocato sul versante settentrionale del monte Sōngshān (嵩山) , quindi nei pressi dell'antica capitale Luoyang. Secondo lo Xùgāosēngzhuàn (續高僧傳, T.D. 2060.50.425a-707a) redatto da Dàoxuān (道宣, 596-667) tale monastero fu fondato dall'imperatore della Dinastia Wei del Nord (386-584), Xiaowendi (conosciuto anche come Yuanhong, regno: 471-99) nel 496 sotto il nianhao Taihe, dopo che aveva fatto spostare la capitale a Luoyang. Questo imperatore venerava la figura, non si sa se storica o leggendaria, di un monaco indiano di nome Fotuo (o anche Bátuóluó, 跋陀羅, ma non va confuso con il monaco indiano e traduttore di testi dal sanscrito al cinese, Buddhabhadra) che aveva trasmesso il Dharma al monaco cinese Sēngchóu (僧稠, 480-560) proprio sul monte Sōngshān. Il Tempio di Shàolín è legato anche alla figura leggendaria di Bodhidharma (483-540), ritenuto il fondatore del Buddhismo Chan. Ma gli studiosi ritengono queste indicazioni delle fonti tradizionali come leggendarie. Secondo Bernard Faure, quando il discepolo di Hóngrěn ( 弘忍, 601-674) , Fǎrù (法如, 638-689), si stabilì nel 686 nel Tempio di Shàolín vi diffuse le dottrine della scuola Dámózōng (nome originario del Buddhismo Chan) e venne a crearsi un sintesi sui personaggi di Bodhidharma, Fotuo e Sēngchóu, probabile origine della leggendaria presenza di Bodhidharma in questo tempio. Accertata storicamente è stata invece la presenza, in questo tempio, del monaco indiano e traduttore di testi dal sanscrito al cinese Bodhiruci (?-527).
In tempi più recenti, il Tempio di Shàolín venne collegato alla pratica delle arti marziali. Il tempio è stato un importante punto di contatto tra la pratica meditativa buddhista e le nascenti arti marziali, per le quali i monaci divennero molto famosi in tutta la Cina. Secondo molti maestri la prima vera e propria arte marziale orientale fu quella praticata nel monastero, denominata shaolin-quan, la cui forma originale è andata perduta ma è stata ricostruita sulla base degli stili derivati. Attualmente i monaci sono molto noti per la loro abilità nelle arti marziali.