Il Teatro Filarmonico è il principale teatro d'opera di Verona. È di proprietà dell'Accademia Filarmonica di Verona, fin dalla sua fondazione, ma viene utilizzato dalla Fondazione Arena di Verona come sede della stagione lirica invernale.
Verona necessitava all'inizio del Settecento di un nuovo e stabile teatro lirico, e fu così deciso di costruirne uno all'altezza della città, su iniziativa del marchese Scipione Maffei che presentò al Senato veneto la richiesta dell'edificazione del teatro. Si scelse la struttura all'italiana, con una vasta platea ed ordini di palchi sovrapposti. Per la progettazione fu convocato l'architetto teatrale al tempo più celebre: Francesco Galli da Bibbiena. I lavori iniziarono nel 1716, e durarono 13 anni. Da tutta Europa giungevano incisori e pittori per riprodurlo, poiché all'epoca era sicuramente fra i più moderni ed innovativi. Finalmente fu inaugurato la sera del 6 gennaio 1732, con il dramma pastorale La Fida Ninfa di Antonio Vivaldi, su libretto di Scipione Maffei.
La stagione operistica divenne celeberrima, e le rappresentazioni portavano affari d'oro, pur non essendo Verona una capitale di uno stato o una sede di una corte o di un principe. Tuttavia il 21 gennaio 1749 si propagò un incendio nel teatro. Ricostruito con alcuni cambiamenti, fu inaugurato una seconda volta nel 1754 con l'opera Lucio Vero del napoletano Davide Perez. L'opera ebbe uno scarso successo. Nel corso del XVIII secolo, durante l'invasione francese, si ebbero nel teatro una lunga serie di festeggiamenti, come la Cantata per la Santa Alleanza di Gioachino Rossini. Il teatro ospitò cantanti internazionali, e nel suo repertorio comparivano le più famose opere del melodramma italiano e straniero.
Si arriva alla tragica notte del 23 febbraio 1945: il teatro
crollò sotto i bombardamenti anglo-americani. L'accademia
filarmonica annunciò che avrebbe cercato di ricostruire il teatro
esattamente com'era prima. I lavori durarono parecchio tempo: il
teatro fu inaugurato di nuovo nel 1975 con l'opera Falstaff,
ossia le tre burle di Antonio Salieri. Tuttora il teatro ospita
nella stagione invernale opere, balletti e concerti. Nel 1978 vi fu
un'importante prima esecuzione in epoca moderna dell'Orlando
furioso di Antonio Vivaldi, con Marilyn Horne nel ruolo di
Orlando, la regia di Pier Luigi Pizzi e la direzione di Claudio
Scimone. L'opera era stata registrata per la prima volta, sotto la
bacchetta di Scimone, l'anno prima, e l'allestimento di Pizzi
sarebbe stato poi esportato in tutto il mondo (Nancy, Parigi, San
Francisco) ed anche videoregistrato.
Dal 1981 Accademia Filarmonica di Verona organizza il Settembre
dell'Accademia: una rassegna sinfonica, tenuta annualmente nel
mese di Settembre, dove partecipano grandi compagini orchestrali.
Durante gli anni '90 il teatro ha operato un'importante ripresa di
alcune opere dimenticate del barocco (per esempio Teresa e
Claudio di Farinelli, Axur di Salieri, Tamerlano
di Vivaldi). Nel 2008 ha ospitato la prima italiana di Nixon in
China, mentre la successiva stagione si apre con una prima
assoluta: Il Maestro di Go di Alessandro Melchiorre. Nel
2009 si tiene la prima rappresentazione in tempi moderni di Il
mondo alla rovescia di Antonio Salieri. Dal 2010 in poi si
decise di utilizzare il 13 dicembre (giorno di Santa Lucia)
come data per l'inaugurazione delle stagioni. Il 10 ottobre 2013
viene eseguito, in prima esecuzione assoluta, per celebrare anche
l'entrata della Croazia nell'Unione
europea Poem of Dawn di Boris Pigovat con Anna Serova alla
viola e Nicola Guerini alla direzione della Zagreb - HRT Symphony
Orchestra, nell'ambito del Settembre dell'Accademia.
L'architettura originaria del teatro è andata persa con le distruzioni del teatro del 1749 e del 1945, ma con l'ultima ristrutturazione si sono recuperati gli elementi principali del Bibbiena. Solo la Sala Maffeiana non fu danneggiata dall'incendio del 1749 e dal bombardamento della Seconda guerra Mondiale.
La struttura attuale del teatro è il risultato della ristrutturazione avvenuta dopo la seconda guerra mondiale. Le linee attuali sono il frutto della ripresa dei disegni originari di Francesco Galli da Bibbiena. Il teatro in principio era composto da una sale all'italiana a cinque ordini di palchi decorati da foglie e conchiglie dorate a oro fino digradanti verso il palco per dare una buona visuale a tutti gli spettatori (accorgimento all'epoca d'avanguardia). Il palcoscenico aveva un'apertura laterale del proscenio così da essere diviso in tre parti (cosa ripetuta solo poi nel teatro di Imola). Dopo l'incendio del 1749 si apportarono alcune modifiche: venne ridotto il proscenio chiudendo le aperture laterali, si restrinsero i boccascena per renderlo più armonioso ai cantanti, si aggiunsero i palchi di proscenio, venne eliminata la digradazione dei palchi e vennero modificate le decorazioni. Ora il teatro inaugurato nel 1966 è a tre ordini di palchi (ognuno con una decorazione dorata differente), una balconata ed una galleria. È stata ripresa anche la sistemazione digradante dei palchi.
Il ridotto del teatro Filarmonico viene anche chiamato "sala degli Specchi" per le numerose decorazioni dorate ed i molti specchi che lo decorano. Al foyer si accede dall'entrate del teatro laterali su via Roma e via dei Mutilati o dalla sala Maffeiana.
La sala Maffeiana è l'unica parte intatta dell'originario edificio del teatro: sopravvisse infatti a tutti e due i disastri che colpirono il Filarmonico. Infatti dopo essere stata ripulita dal fumo, divenne "ridotto" per il nuovo teatro inaugurato nel 1754, per essere utilizzata anche per attività culturali. Il 5 gennaio 1770 vi si tenne l'esibizione pianistica di Wolfgang Amadeus Mozart che stupì tutti gli accademici dell'Accademia Filarmonica al punto che il giovane musicista fu dichiarato maestro onorario. Tra il 1777 e il 1779, il ridotto fu consolidato e abbellito con l'affresco e le decorazioni del pittore bolognese Filippo Maccari (1725-1800), in cui nell'Ottocento, furono aggiunti il pavimento in legno e il lampadario.
All'inizio il nome della sala era diverso, veniva infatti chiamata "Gran sala", ed era, insieme al pronao antistante, l'unica opera compiuta di un progetto per un teatro antecedente a quello del Bibbiena. Fu dedicata in un secondo momento a Scipione Maffei per i suoi meriti verso il teatro, la cultura e l'intera città di Verona.
Gli spettacoli al Teatro Filarmonico, sede della stagione invernale dell'Orchestra dell'Arena di Verona, vengono tenuti generalmente da Settembre, a partire con la manifestazione del Settembre dell'Accademia, fino a Maggio, con la conclusione della Stagione Sinfonica e la pausa estiva di quella d'Opera e Balletto, per lasciare spazio al Festival lirico areniano. La stagione infatti d'Opera e Balletto inizia tradizionalmente il 13 dicembre per concludersi a Novembre. Durante l'anno vi possono essere anche eventi di carattere non prettamente classico e lirico, come concerti di musica moderna e vari altri generi.
Dall'anno 2010, anche su esempio del Teatro alla Scala, si celebra ogni anno "La Prima", lo spettacolo inaugurale della stagione invernale al Teatro Filarmonico. Questa si tiene sempre nel giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, per tradizione giorno di festa per la città di Verona che ospita infatti in quei giorni anche i banchéti de Santa Lùssia. Per sottolineare l'occasione l'entrata del pubblico della platea e dei palchi al teatro avviene dal Museo lapidario Maffeiano.
Le prime stagionaliPrima del 2010 la Prima si celebrava in data variabile (segnata fra parentesi).
Il Settembre dell'Accademia è una rassegna musicale, nata nel 1981, tenuta annualmente nel mese di settembre, dopo la conclusione del Festival lirico areniano. La manifestazione, organizzata dall'Accademia Filarmonica di Verona, propone concerti ed eventi musicali, tenuti o nella sala del teatro Filarmonico o in sala Maffeiana, con particolare riguardo verso la ricerca e la conservazione della tradizione vista nella luce delle interpretazioni più rilevanti del mondo d'oggi. Per questo vengono invitati a tenere concerti, per lo più di carattere sinfonico, fra le più prestigiose orchestre di tutto il mondo ed interpreti solisti di primo piano del panorama internazionale, nonché italiano. Nel 2013 la rassegna è giunta alla XXII edizione.