Teatro alla Scala

Il Teatro alla Scala di Milano, citato spesso semplicemente come La Scala, oltre ad essere uno dei teatri più famosi al mondo è conosciuto come "il tempio della lirica"; situato in una delle piazze maggiormente frequentate ed eleganti della città, l'omonima Piazza della Scala, dalla quale prende appunto il nome. Il nome della piazza, a sua volta, si rifà a quello della Chiesa di Santa Maria alla Scala, eretta nel 1381 e così chiamata in onore della committente, Regina della Scala moglie di Bernabò Visconti - questa chiesa venne demolita per far posto al teatro.

– "La Scala" reindirizza qui. Se stai cercando altri significati del termine, vedi La scala.

Coordinate: 45°28′04″N 9°11′19″E / 45.46778, 9.18861

Teatro alla Scala
Tipologia Sala a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi e due loggioni

La facciata neoclassica del teatro</center>
Fossa
Capienza 2.013 posti
Periodo Inaugurato il 3 agosto 1778
Progettista Giuseppe Piermarini
Indirizzo Via Filodrammatici 2
Telefono
Sito http://www.teatroallascala.org/

Il Teatro alla Scala di Milano, citato spesso semplicemente come La Scala, oltre ad essere uno dei teatri più famosi al mondo è conosciuto come "il tempio della lirica"; situato in una delle piazze maggiormente frequentate ed eleganti della città, l'omonima Piazza della Scala, dalla quale prende appunto il nome. Il nome della piazza, a sua volta, si rifà a quello della Chiesa di Santa Maria alla Scala, eretta nel 1381 e così chiamata in onore della committente, Regina della Scala moglie di Bernabò Visconti - questa chiesa venne demolita per far posto al teatro.

L'attuale stagione teatrale, uno dei più importanti eventi della vita culturale milanese, è composta da opera lirica, balletto e concerti di musica classica.

Storia

mostrante la chiesa gotica di Santa Maria della Scala demolita per costruire il celebre teatro]]

Il teatro fu fondato per volere dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria dopo l'incendio che il 26 febbraio del 1776 distrusse il Teatro Regio Ducale di Milano, che fino a quel momento ospitava l'opera lirica. Le spese per l'edificazione del nuovo teatro furono sostenute dai proprietari dei palchi del Teatro Regio Ducale in cambio del rinnovo della proprietà dei palchi.

Il progetto venne affidato al celebre architetto neoclassico folignate Giuseppe Piermarini. L'edificio venne inaugurato il 3 agosto 1778 in presenza dell'arciduca Ferdinando d'Asburgo-Este; la prima rappresentazione fu quella dell'opera Europa riconosciuta di Antonio Salieri.

Nell'Ottocento i nobili entravano nel teatro verso le sei del pomeriggio (anche se lo spettacolo iniziava a mezzanotte) e, dato che dietro ai palchi si trovavano delle piccole cucine, la servitù preparava lì la cena. Le carrozze sostavano sotto il porticato per non far sporcare o bagnare le scarpe delle dame.

La platea veniva usata come sala da ballo e il pavimento di questa si sollevava per avere più spazio. Prima che iniziasse lo spettacolo i nobili salivano nei palchetti e la servitù con i militari prendevano le sedie e le panche dal guardaroba e le sistemavano nello spazio centrale della platea. Se lo spettacolo prevedeva una battaglia navale, la platea veniva interamente riempita d'acqua.

Prima del 1900 i musicisti e il direttore d' orchestra non avevano un loro posto ma suonavano davanti al pubblico il quale non riusciva a vedere al meglio lo spettacolo, durante le feste mondane suonavano sul palcoscenico per lasciar maggior spazio alla pista da ballo in platea.

Tra la prima guerra mondiale e la seconda, il teatro vide avvicendarsi i maggiori cantanti del tempo, tra cui Feodor Šaljapin, Magda Olivero, Giacomo Lauri Volpi, Titta Ruffo, Enrico Roggio, Gino Bechi, Beniamino Gigli, Mafalda Favero, Toti Dal Monte, Gilda Dalla Rizza, Aureliano Pertile.

La Scala venne bombardata durante la seconda guerra mondiale, nella notte tra il 15 ed il 16 agosto del 1943, subendo gravi danni al soffitto e alle pareti danneggiate dalla caduta del soffitto e del tetto. L'edificio venne subito ricostruito come prima del conflitto, e venne riaperto l'11 maggio 1946, con un memorabile concerto di Arturo Toscanini. La fretta nella ricostruzione del soffitto e della sua sospensione al sistema complesso di travi, impedì di trovare i componenti simili agli originari, e si adottarono soluzioni ibride in cemento armato che secondo qualcuno peggiorarono l'acustica della sala. La finitura interna del soffitto fu invece di indiscussa raffinatezza: solo un dipinto geometrico in toni di grigio, a far risaltare ancor di più il magnifico ed enorme lampadario (con quasi 400 lampadine) realizzato in cristallo soffiato dagli artigiani di Venezia. Per dare un'idea delle sue dimensioni, nella coppa con cui è applicato al soffitto scende all'interno del lampadario un tecnico a manovrare l'occhio di bue, ovvero il faro seguipersone.

Nel dopoguerra la Scala visse una seconda stagione magica. La gestione di Ghiringhelli fu contrassegnata tra l'altro dalle partigianerie tra i tifosi della Maria Callas e della Renata Tebaldi: chi si recava a quei tempi in Galleria trovava capannelli di milanesi che discutevano animatamente di lirica. La gestione di Paolo Grassi negli anni '70 ha segnato il periodo di maggior produttività del Teatro, che metteva in scena quasi 300 rappresentazioni all'anno. È seguito un lungo periodo di normale amministrazione, sfociato alla fine in polemiche complesse che hanno visto l'allontanamento del direttore musicale Riccardo Muti ed hanno suggerito di ricorrere ad un sovrintendente straniero, Stéphane Lissner tutt'ora in carica. Oggi la Scala è tornata a produrre circa 284 alzate di sipario all'anno.

Alla Scala naturalmente hanno cantato i maggiori artisti lirici ed è impossibile farne un elenco: tra i nomi più noti al grande pubblico si possono citare Maria Callas, Renata Tebaldi, Carlo Bergonzi, Leyla Gencer, Antonietta Stella, Ettore Bastianini, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Franco Corelli, Tito Gobbi, Renato Bruson, Luciano Pavarotti, Nicolaj Ghiaurov, Placido Domingo, Teresa Berganza, Joan Sutherland, Katia Ricciarelli, Montserrat Caballé, José Carreras, Marilyn Horne, e molti altri cantanti di prima grandezza.

Sul podio si sono avvicendati (oltre a quelli citati) anche i maggiori direttori del secolo come Herbert von Karajan, Karl Böhm, Carlos Kleiber, Zubin Mehta, Wolfgang Sawallisch, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Daniel Barenboim e molti altri.

Oltre ai leggendari scenografi dell'800, vi è un lungo elenco di pittori della statura di Pablo Picasso, Giorgio de Chirico, Marc Chagall, scultori tra i quali Mario Ceroli e Arnaldo Pomodoro, accanto ai quali figurano anche gli stilisti Ottavio Missoni e Gianni Versace in veste di realizzatori di costumi.

Architettura

Dal punto di vista architettonico la Scala si rifà al Teatro della Reggia di Caserta, del Vanvitelli, ma divenne immediatamente il modello di riferimento per il "teatro all'italiana" a cui si ispirarono molti altri teatri, tra cui La Fenice di Venezia (rifacimento) ed altri.

Il suo interno all'origine era molto differente da quanto si vede oggi: è stato infatti rifatto più volte, con diversi interventi tra cui quello del Canonica e dello scenografo Sanquirico. Attualmente ha un aspetto che richiama il neoclassico, con le fasce che costituiscono il parapetto di gallerie e palchi in color avorio, e decorazioni in oro. Le colonne che separano un palco dall'altro sono un po' arretrate in modo da migliorare la visione. Inizialmente i palchi erano decorati nel modo preferito dai singoli proprietari, che vi ponevano tappezzerie colorate, mobili, specchi e sedie di loro scelta. Ora le pareti sono state uniformate con del damasco rosso, ad eccezione di un palco (superstite al bombardamento del 1943) che è stato mantenuto con l'arredo e le decorazioni originarie. Fino a pochi anni fa il pavimento della platea, dei palchi, delle scale e dei corridoi era completamente rivestito di moquette rossa. Dopo la ristrutturazione la platea è stata pavimentata con legno a vista, disposto in strati speciali al fine di migliorare l'acustica. Nei palchi è stato posata della terracotta. L'effetto prima della ristrutturazione era di un ambiente più lussuoso, ma bisogna dire che ora, oltre all'estetica, anche l'acustica risulta migliorata.

Le ristrutturazioni iniziarono da subito. Nel 1808 l'architetto Luigi Canonica intervenne aumentando la profondità del palcoscenico(di 16 metri), procedendo poi, nel 1814, a demolire alcuni edifici (fra cui il convento della Scala) sull'attuale via Verdi, al fine di consentire la costruzione di nuove sale di scenografia e nuovi servizi per i cantanti, i ballerini e i figuranti.

La pianta della platea è a forma di ferro di cavallo, vi sono quattro ordini di palchi e due gallerie. All'opposto del palcoscenico vi è il palco reale, oggi riservato alle autorità. Il boccascena è di 16 x 12 metri, ed è identico a quello del teatro degli Arcimboldi, in modo che le scene possano passare da un teatro all'altro senza problemi. All'inizio il sipario era una tela dipinta, che si apriva a caduta. Ora il sipario è in velluto rosso, con apertura all'imperiale, con una complessa decorazione in oro sempre in stile neoclassico. Nella parte superiore del sipario vi è lo stemma del Comune di Milano, e sopra un particolare orologio luminoso.

Attualmente vi sono due foyer. Quello sopra l'ingresso, destinato agli spettatori dei palchi, e uno superiore destinato a quelli delle gallerie. È curioso notare che uno di questi venne ricavato dalla "stanza delle stufe". Non essendoci il riscaldamento, si usava produrre una certa quantità di braci da porre in appositi bracieri che (dislocati nel Teatro) tentavano di riscaldare un po'.

La facciata dispone di una soluzione che ha fatto storia: la galleria delle carrozze, subito imitata da altri teatri. Per il resto, nulla di straordinario: una facciata lineare e tipica dell'epoca. Il Piermarini non aveva previsto che si potessero vedere i coppi, perché il teatro ai suoi tempi si apriva su una via relativamente stretta. Con l'apertura di Piazza della Scala vi è l'effetto curioso del timpano sormontato da coppi.

Tra il 2002 e il 2004 la Scala è stato oggetto di una radicale ristrutturazione, allo stesso modo in cui si era intervenuti anche sui grandi teatri europei (L'Opera di Parigi e il Covent Garden di Londra). Questa ha portato ad aggiungere una torre scenica di dimensioni anche maggiori, e (a lato) una struttura a pianta ovale. Il progetto è stato dell'architetto svizzero Mario Botta.

Questa ristrutturazione è stata effettuata per un tempo che segna un record assoluto per una importante opera pubblica italiana (senza le lungaggini che hanno caratterizzato la ricostruzione della Fenice di Venezia o la storia drammatica del teatro palermitano) ma non è stata priva di polemiche, che hanno riguardato in primo luogo l'impatto estetico della torre scenica e della "torre" a pianta ovale. Ci si è chiesti poi se il palcoscenico di dimensioni così grandi fosse davvero necessario o anche solo utile. È stato sostenuto che il palcoscenico e i camerini fossero a loro volta un luogo storicamente rilevante. Un altro punto dolente è che per realizzare questa ristrutturazione si sono distrutti importantissimi reperti archeologici della Milano Romana, residui di uno dei momenti più importanti per Milano (v. Storia di Milano) e per la stessa umanità (qualcosa del genere è successo anche per la costruzione dell'attuale biglietteria sotterranea realizzata negli scorsi decenni).

I lavori, iniziati nel gennaio 2000, furono terminati nel dicembre 2004. Il teatro rinnovato è stato ufficialmente restituito al pubblico con la rappresentazione dell'Europa riconosciuta, di Antonio Salieri, la stessa opera che fu commissionata per la prima inaugurazione del Teatro.

La capienza del Teatro alla Scala, dopo la recente ristrutturazione, è stata portata a 2030 posti, in base al provvedimento comunale di agibilità rilasciato tre mesi dopo la riapertura del Teatro nel 2004. In realtà i posti disponibili sono molto più numerosi, come si evince dalle piantine dei palchi, della platea e dei loggioni che sono reperibili nel sito del teatro. I posti dei quali il teatro può disporre sono 2242, ripartiti tra le due gallerie (520 posti), la platea (678) e i palchi (764), ai quali vanno sommati 260 posti supplementari e 20 posti del palco d'onore.

La "Piccola Scala", un secondo teatro

All'interno del corpo di edifici della Scala venne allestita la Piccola Scala, un teatro ricavato, alla cui sala si accedeva da via Filodrammatici e con il palcoscenico accanto a quello principale (quindi ortogonale rispetto al Teatro principale). Questo teatro minore fu dedicato al repertorio più antico rispetto al melodramma dell'800, e per opere sia antiche che moderne che richiedevano un ambiente più raccolto rispetto alla grande sala della Scala, o comunque meno spazio e un piccolo organico. Qui vi furono date delle magnifiche realizzazioni di molti autori, tra cui citiamo, fra i tanti, tre esempi: Il Ritorno di Ulisse in Patria di Claudio Monteverdi, diretto da Nikolaus Harnoncourt e con la regia di J.P. Ponnelle, Il Matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, L'Ariodante di Georg Friedrich Haendel (scene e costumi di Pierluigi Pizzi) e molti altre opere di musicisti anche contemporanei (da Mauricio Kagel a Silvano Bussotti). Oltre alle opere vi si davano anche concerti da camera.

Con gli anni il teatro cadde in disuso, venendo anche destinato a magazzino. Fu poi definitivamente distrutto per inglobarlo nel faraonico palcoscenico in occasione della ristrutturazione degli anni 2000. Resta consegnato alla storia l'elenco delle memorabili rappresentazioni e degli artisti di prima grandezza (direttori, cantanti, registi, scenografi) che vi lavorarono. ]]

L'Accademia del Teatro alla Scala

Dal 1991, il Teatro alla Scala si occupa anche di formazione per i professionisti dello spettacolo grazie alla Direzione Scuole Formazione che, dal 2001, è divenuta Fondazione Accademia d'arti e mestieri dello spettacolo Teatro alla Scala (in breve: Accademia Teatro alla Scala). L'Accademia, oggi presieduta da Pier Andrea Chevallard e diretta da Luisa Vinci, eroga corsi di formazione professionale attraverso i suoi quattro dipartimenti: Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management. Il percorso di studi culmina ogni anno nel “Progetto Accademia”, opera inserita nel cartellone scaligero.

Curiosità

Solo nel 1800 l'elettricità è entrata nel teatro. Prima venivano utilizzate candele sistemate in una lampada centrale che era situata nella ribalta. La luce rifletteva su degli scudi di metallo che la moltiplicavano. Il rischio di incendi era elevato. Successivamente si usarono le lampade a olio che venivano accese appena gli spettatori entravano in sala. Era considerato più importante il teatro che si illuminava nel minor tempo.

Per i nobili il teatro era considerato la "seconda casa", perciò ognuno arredava il suo palchetto come voleva e vi passava il tempo con gli amici.

Responsabili del teatro

, attuale Maestro scaligero]]

Direttori artistici

  • Mario Rossi
  • Stéphane Lissner

Direttori d'orchestra

  • Arturo Toscanini (1898 - 1908)
  • Tullio Serafin (1909 - 1914)
  • Tullio Serafin (1917 - 1918)
  • La Scala rimase chiusa da 1918 al 1920
  • Arturo Toscanini (1921 - 1929)
  • Gabriele Santini, chiamato da Arturo Toscanini come direttore d'orchestra aggiunto (1924-1929)
  • Angelo Scandiani (1929 - 1930)
  • Anita Colombo (1930 - 1933)[]
  • Victor De Sabata (1933 (??) - 1953)
  • Carlo Maria Giulini (1953 - 1956)
  • Guido Cantelli (1956) (morto in un incidente aereo una settimana dopo la presa dell'incarico)
  • Antonino Votto
  • Gianandrea Gavazzeni (1965-1968)
  • Claudio Abbado (1968 - 1986)
  • Riccardo Muti (1986 - 2005)
  • Ennio Morricone (2006)
  • Daniel Barenboim (2007 - )

Direttori del coro nel dopoguerra

  • Vittore Veneziani (fino al 1954)
  • Norberto Mola (1954-1963)
  • Roberto Benaglio (1963-1971)
  • Romano Gandolfi (1971-1983)
  • Giulio Bertola (1983-1991)
  • Roberto Gabbiani (1991-2002)
  • Bruno Casoni (dal 2002)

Sovrintendenti

  • Jenner Mataloni (dal 1932 al 1943)
  • Carlo Gatti (dal 1943 al 1946)
  • Antonio Ghiringhelli (dal 1946 al 1972)
  • Paolo Grassi (dal 1972 al 1977)
  • Carlo Maria Badini (dal 1977 al 1990)
  • Carlo Fontana (dal 1990 al 2005)
  • Stéphane Lissner (2005 - )

Prime assolute

  • 1778: Europa riconosciuta di Antonio Salieri
  • 1812: La pietra del paragone di Gioachino Rossini
  • 1813: Aureliano in Palmira di Gioacchino Rossini
  • 1814: Il turco in Italia di Gioachino Rossini
  • 1817: La gazza ladra di Gioacchino Rossini
  • 1819: Bianca e Falliero di Gioacchino Rossini
  • 1822: Chiara e Serafina di Gaetano Donizetti
  • 1827: Il pirata di Vincenzo Bellini
  • 1829: La straniera di Vincenzo Bellini
  • 1831: Norma di Vincenzo Bellini
  • 1932: Ugo, Conte di Parigi di Gaetano Donizetti
  • 1833: Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti
  • 1834: Gemma di Vergy di Gaetano Donizetti
  • 1835: Maria Stuarda di Gaetano Donizetti
  • 1839: Oberto, Conte di San Bonifacio di Giuseppe Verdi
  • 1840: Un giorno di regno di Giuseppe Verdi
  • 1842: Nabucco di Giuseppe Verdi
  • 1843: I Lombardi alla prima crociata di Giuseppe Verdi
  • 1845: Giovanna d'Arco di Giuseppe Verdi
  • 1868: Mefistofele di Arrigo Boito
  • 1876: La Gioconda di Amilcare Ponchielli
  • 1885: Marion Delorme di Amilcare Ponchielli
  • 1887: Otello di Giuseppe Verdi
  • 1889: Edgar di Giacomo Puccini
  • 1892: La Wally di Alfredo Catalani
  • 1893: Falstaff di Giuseppe Verdi
  • 1904: Madama Butterfly di Giacomo Puccini
  • 1923: Belfagor di Ottorino Respighi
  • 1924: Nerone di Arrigo Boito
  • 1926: Turandot di Giacomo Puccini
  • 1957: I dialoghi delle Carmelitane di Francis Poulenc
  • 1984: Samstag aus Licht di Karlheinz Stockhausen
  • 1988: Montag aus Licht di Karlheinz Stockhausen
  • 2007: Teneke di Fabio Vacchi

Prime delle stagioni operistiche

Voci correlate

  • Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano
  • Museo teatrale alla Scala
  • Daniel Barenboim

Altri progetti

  • ' contiene file multimediali su '
  • Collegamenti esterni

    • '
    • '
    • '
    • ': accedi alle voci di Wikipedia che trattano di teatro
    Elencato nelle seguenti categorie:
    Posta un commento
    Consigli e suggerimenti
    Organizzato da:
    Saad M ™
    15 agosto 2016
    The Teatro alla Scala in Milan is among the world's most famous opera houses. Most of the greatest singers of the past 200 years have appeared here. It was inaugurated on 3 August 1778 - FACT-????
    Ish Rai
    14 aprile 2017
    Amazing experience. Beautiful old theatre. A complete must do in Milan. We went at 1pm and put our name down for cheap tickets and then came at 5pm to collect them. If you do the tickets are €13pp????
    Florence Hervé
    30 november 2012
    Awesome place and awesome operas. Possible to get last minute tickets at the entrance, or to queue for one of the 140 12€ tickets sold for the higher gallery some afternoons. A bit long, but worth it!
    CastaDiva Resort & SPA
    The common thread that binds CastaDiva Resort and Italian opera, allows our guests to fall in love not just with Lake Como but also with the history of the famous soprano Giuditta Pasta.
    Daniel
    10 agosto 2014
    Fun place to visit and tour or see an opera! Sometimes there are rehearsals during the day that can be seen if you are not planning to stay for an opera.
    EDR
    18 aprile 2015
    Everyone has its own free cloakroom. At the break you can ask for your ticket to be changed with any unsold ticket free of charge, just ask at the desk in the main foyer. The staff is very helpful.
    Carica altri commenti
    foursquare.com

    Hotel nelle vicinanze

    Vedi tutti gli hotel Vedi tutti
    TownHouse Duomo

    partenza $868

    Duomo I

    partenza $266

    Duomo II

    partenza $207

    Room Mate Giulia

    partenza $659

    UNA Maison Milano Hotel

    partenza $461

    Aparthotel Dei Mercanti Milano

    partenza $208

    Luoghi consigliati in zona

    Vedi tutti Vedi tutti
    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Gallerie di piazza Scala

    Gallerie di Piazza Scala (o Gallerie d'Italia - Piazza Scala) è uno

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Museo Poldi Pezzoli

    Il Museo Poldi Pezzoli è una casa museo situata nel centro di Milano

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Galleria Vittorio Emanuele II

    La Galleria Vittorio Emanuele II di Milano è un passaggio coperto che

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Piazza del Duomo (Milano)

    Piazza del Duomo è la piazza principale di Milano, suo vero e proprio

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Piccolo Teatro (Milano)

    Primo teatro stabile italiano, il Piccolo Teatro di Milano (Teatro

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Duomo di Milano

    Il Duomo di Milano, monumento simbolo del capoluogo lombardo, è

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Osservatorio astronomico di Brera

    L'osservatorio astronomico di Brera, INAF, è uno storico osservatorio

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Pinacoteca di Brera

    La Pinacoteca di Brera si trova in Via Brera 28 a Milano in Italia;

    Simili attrazioni turistiche

    Vedi tutti Vedi tutti
    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Teatro Nazionale di Odessa

    Il Teatro nazionale accademico dell'opera e del balletto di Odessa (in

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Teatro Massimo Vittorio Emanuele

    Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, meglio noto come Teatro Massimo,

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Royal Opera House

    La Royal Opera House è uno dei più importanti teatri d'opera al m

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Opéra Garnier

    L'Opéra Garnier, o Palais Garnier, è uno degli elementi c

    Aggiungi alla lista dei desideri
    Sono stato qui
    Visitato
    Metropolitan Opera

    Il Metropolitan Opera è un teatro situato al Lincoln Center a New

    Vedi tutti i posti simili