Il Dutch Open Telescope (DOT) è un telescopio solare, con uno specchio primario di 45 cm, situato all'osservatorio del Roque de los Muchachos e facente parte dell'European Northern Observatory.
Il DOT ha sei telecamere, ognuna con un filtro ottico diverso. Tutti i filtri possono essere utilizzati in parallelo, il che consente l'osservazione simultanea nella gamma di diverse lunghezze d'onda e garantisce quindi una comparabilità ottimale dei risultati. Inoltre, alcuni dei filtri sono regolabili nella larghezza di banda, in modo da permettere le osservazioni in punti diversi delle linee spettrali.
Il DOT è posto su una torre apribile a cielo aperto. Di conseguenza, è possibile ottenere una temperatura relativamente costante allo specchio, che riduce significativamente i disturbi dovuti ai soffi di vento. I design convenzionali dei telescopi solari hanno spesso il problema che l'aria calda proveniente dal terreno, che è stata riscaldata dal Sole, sale sulla torre e si specchia, danneggiando la qualità dell'immagine. Uno svantaggio di questo design è che la struttura di supporto deve essere molto rigida in modo che non si muova nel vento. Normalmente, questa funzione prende il sopravvento su una solida torre o cupola che protegge il telescopio (come nello SST). L'ottica del telescopio del DOT si trova a due metri di fronte allo specchio principale, per evitare la sfocatura dell'immagine, le telecamere sono montate in modo molto stabile e possono essere regolate esattamente al micrometro.
Un'altra caratteristica innovativa del DOT è la sua struttura del tetto, realizzata in una speciale fibra di polimeri. Il tetto mantiene la forma quando è teso e non mostra segni di fatica anche dopo molto tempo. Ognuna porzione del tetto è in tensione non appena è chiuso, il che aumenta la stabilità.