Teotihuacan

Teotihuacán è il più grande sito archeologico precolombiano del Nord America.

La città è situata in Messico nel comune di San Juan Teotihuacán (popolazione 44,653 - censimento 2000), nello stato federato del Messico, circa 40 chilometri a nord-est di Città del Messico. In totale le rovine coprono un'area di 82,66 chilometri quadrati. È stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987.

Nel momento di massimo splendore, nella prima metà di questo millennio, Teotihuacan fu la più grande città del continente americano. Il suo nome viene anche utilizzato per designare la civiltà di cui era il fulcro, che si estese fino a comprendere la maggior parte dell'attuale Messico. Segni della presenza della civiltà teotihuacana, sebbene non si possa parlare di un vero e proprio controllo politico ed economico, possono essere riscontrati anche in diversi siti archeologici della zona di Veracruz e della regione Maya.

Il nome

Il nome della città è per convenzione scritto con l'accento tonico marcato sull'ultima sillaba, in conformità alle regole dell'ortografia della lingua spagnola. Nella lingua náhuatl il nome viene invece pronunciato [teoti'wakan], con l'accento sulla sillaba "wa", e l'accento non viene segnato graficamente. Entrambe le pronunce sono utilizzate e parimenti legittime.

Il nome Teotihuacan fu dato alla città dagli Aztechi solo secoli dopo la sua caduta, e viene tradotto come "il luogo dove gli uomini diventano dei". Sono state proposte anche traduzioni alternative, quali "Il luogo di nascita degli dei" e "Il luogo di coloro che hanno la via degli dei ". Recentemente il glifo che rappresenta la città è stato tradotto come "il luogo del sacrificio prezioso".

Non conosciamo quale fosse il nome originario, ma in alcuni testi geroglifici della regione Maya compare definita come "puh", ovvero la "regione dei canneti". Questo suggerisce che i Maya conoscessero Teotihuacan come una "regione dei canneti" analoga ad altri insediamenti del Messico centrale che erano chiamati Tollan, come quelli di Tula-Hidalgo e Cholula. Queste denominazioni consuetudinarie crearono una certa confusione, nei primi anni del secolo scorso, in quanto gli studiosi discussero a lungo chiedendosi se Teotihuacan oppure Tula-Hidalgo fossero la Tollan che era stata descritta dalle cronache del 16° secolo. Adesso sembra ormai chiaro che con il termine Tollan si debba genericamente intendere un tipico modo di concepire l'inurbazione in Centroamerica, ovvero assimilare metaforicamente i fasci di canne che facevano parte dell'ambiente lacustre dell'altopiano del Messico, agli assembramenti di persone in una città.

Storia

Origini e fondazione

I primi anni della storia di Teotihuacan sono avvolti nel mistero, e l'origine dei suoi fondatori è tuttora oggetto di discussione. Per molti anni gli archeologi hanno creduto che fosse stata costruita dal popolo dei Toltechi, una delle più antiche civiltà messicane. Questa teoria si basava sul ritrovamento di alcuni scritti di origine azteca che attribuivano l'origine del sito appunto ai Toltechi. Tuttavia, il termine Nahuatl "Toltec" significa "grande maestro artigiano" e potrebbe non essere sempre stato usato solo per fare riferimento alla civiltà tolteca. Inoltre Teotihuacan risale ad un'epoca precedente a quella della civiltà Tolteca, escludendola quindi dal novero dei possibili fondatori. Alcuni studiosi candidano come fondatori di Teotihuacan il popolo dei Totonac, ma il dibattito è comunque ancora aperto. Esistono prove del fatto che almeno alcuni degli abitanti di Teotihuacan venissero da zone diverse dell'area di influenza teotihuacana, e si riscontra la presenza di etnie Zapotec, Mixtec e Maya. La cultura e l'architettura di Teotihuacan furono influenzate da quelle della civiltà Olmec, che è considerata la "civiltà madre" delle varie culture centroamericane. L'edificazione di Teotihuacán, che secondo la leggenda sorge nel luogo dove gli dei si riunirono per progettare la creazione dell'uomo, iniziò verso il 300 a.C., mentre la Piramide del Sole fu costruita circa nel 150 a.C..

L'età dell'oro di Teotihuacan

La città raggiunse il culmine del suo splendore nel periodo compreso tra il 150 e il 450, quando fu il centro principale di un'importante cultura che dominò l'America Centrale, esercitando un potere ed un'influenza paragonabili a quelli dell'antica Roma. Nel momento di massimo sviluppo aveva un'ampiezza di più di 30 km², e probabilmente ospitava una popolazione di oltre 150.000 persone, arrivando forse anche a 200000. I vari quartieri cittadini ospitavano persone provenienti da tutto l'impero Teotihuacano.

È interessante notare come in città siano del tutto assenti fortificazioni o costruzioni ad uso militare: la sua influenza veniva infatti maggiormente esercitata per mezzo dei commerci e della religione piuttosto che delle conquiste militari.

Lo stile architettonico di Teotihuacan fornì un grande contributo alla cultura centroamericana in generale. Ad esempio qui hanno avuto origine le piramidi a gradini, che furono assolutamente fondamentali nell'architettura Azteca e Maya. Lo stile con cui è stata costruita è chiamato "talud-tablero", vale a dire che un pannello rettangolare (tablero) viene sistemato sopra ad un piano inclinato (talud).

La città era un importante centro manifatturiero ed ospitava numerosi vasai, gioiellieri ed artigiani. Teotihuacán e i suoi dintorni erano inoltre ricchi di cave di ossidiana, e c'era un intenso commercio di questo minerale, e di manufatti con esso realizzati, con le altre regioni del centroamerica.

Sfortunatamente non si conoscono testi scritti nell'antica lingua di Teotihuacán (e non si sa neppure se siano in effetti mai esistiti), ma si trovano occasionali riferimenti alla città sulle iscrizioni dei monumenti Maya che ci mostrano come la nobiltà di Teotihuacán si sia spostata fino alle zone dell'odierno Honduras, ed abbia contratto matrimoni unendosi con le famiglie dei sovrani locali.

Tutto ciò che comunque possiamo desumere della cultura di Teotihuacán, viene tratto dai bassorilievi che decorano le vestigia di questa e altre antiche città, più alcuni altri, come gli affreschi Wagner, che si trovano in collezioni private.

Il declino e la fine

Nei tempi passati si credeva che, in un qualche momento nel corso del 7° od 8° secolo, la città fosse stata saccheggiata e bruciata da un popolo invasore, probabilmente i Toltechi. Prove archeologiche più recenti sembrano invece indicare che gli incendi furono circoscritti agli edifici e alle residenze riservate alla nobiltà: i bassifondi e i quartieri più poveri risultano, al contrario, essere rimasti quasi intatti. Molti ora sostengono, quindi, che questa è la prova che l'incendio fu provocato da una sommossa interna, e che la teoria dell'invasione era stata erroneamente proposta a causa del fatto che i primi studi archeologici erano stati eseguiti concentrandosi esclusivamente su templi e palazzi, tutti luoghi usati dalle elite dell'epoca: dato che tutte queste rovine presentavano tracce di incendio, gli archeologi avevano concluso che l'intera città fosse andata a fuoco. Ora, invece, si sa che l'opera di distruzione in città si concentrò sulle principali strutture cittadine, localizzate lungo il Viale dei Morti, simbolo del potere: alcune statue, in particolare, sembrano essere state metodicamente distrutte, e i loro frammenti volontariamente dispersi. Anche il fatto che il numero degli abitanti avesse cominciato a calare durante il 4° secolo e 5°secolo è un indizio a sostegno dell'ipotesi di tensioni interne.

Il declino di Teotihuacan è stato anche messo in relazione con la siccità causata dai cambiamenti climatici avvenuti negli anni 535 - 536. Questa teoria si basa sull'analisi dei resti umani trovati negli scavi, che mostra un aumento degli scheletri di persone ancora in giovane età con segni di denutrizione nel corso del 6° secolo. Questa tesi non contrasta con nessuna delle teorie sopra esposte, dal momento che sia un aumento delle situazioni di conflitto esterno che una guerra civile possono comunque avere l'effetto di condurre ad un periodo di carenza d'acqua e di carestia.

Gli altri centri vicini, come Cholula, Xochicalco e Cacaxtla, tentarono presto di riempire il vuoto di potere creato dal declino di Teotihuacan. Potrebbero anche aver creato un'alleanza contro Teotihuacan per ridurne il potere e l'influenza. Lo stile artistico e architettonico rinvenuto in questi siti mostra il tentativo di imitare quello Teotihuacan, ma anche una più eclettica fusione di motivi stilistici ed iconografici provenienti da altre parti del Centroamerica, specialmente dalle regioni Maya.

La cultura di Teotihuacan

Gli abitanti

Prove archeologiche dimostrano che la città di Teotihuacan fu abitata da genti di varie etnie, e che esistevano quartieri distinti per gli Zapotec, i Mixtec, i Maya e per i Nahua. I Totonac sostennero comunque sempre di essere stati loro a costruirla, una tradizione proseguita in tempi successivi dagli Aztechi.

La lingua

Nel suo saggio del 2001, Terrence Kaufman prova come il più importante gruppo etnico a Teotihuacan fosse di ceppo linguistico Totonaca e/o Mixteca-Zoque. In questo modo egli spiega la diffusa influenza che queste due lingue ebbero su molte altre lingue centroamericane, anche se molte non sembrerebbero aver avuto storicamente alcun contatto con esse.

Religione

La religione praticata a Teotihuacan era simile a quelle di altre civiltà centroamericane. Si adoravano molti dei comuni come il Serpente Piumato e il Dio della pioggia. Teotihuacan era un importante centro religioso, e probabilmente la classe sacerdotale esercitava largamente anche il potere politico. Come succedeva in altre culture della regione, a Teotihuacan si praticavano sacrifici umani : durante gli scavi delle piramidi sono stati trovati i resti sia di uomini che di animali offerti in sacrificio agli dei. Si pensa che, quando gli edifici venivano costruiti ex-novo oppure ampliati, si facessero dei sacrifici per consacrarli.

La forma della città

Sui lati dell'ampio viale centrale della città, chiamato "Viale dei Morti" (traduzione del nome Nahuatl Miccaohtli), sorgono ancora imponenti edifici cerimoniali, tra i quali l'immensa Piramide del Sole (la seconda per grandezza tra le piramidi del nuovo mondo dopo la Grande piramide di Cholula) ,la Piramide della Luna, e molte altre piattaforme costruite con lo stile talud-tablero. Gli Aztechi credevano che queste ultime fossero tombe, e da quest'idea trassero il nome assegnato al viale. Oggi sappiamo che che si trattava di altari cerimoniali, sopra ai quali venivano eretti dei templi.

Più avanti, lungo il Viale dei Morti, si trova l'area conosciuta come La Cittadella che comprende il Tempio del Serpente Piumato, oggi piuttosto rovinato. Quest'area consisteva in una vasta plaza circondata da templi che rappresentava il fulcro politico-religioso della città. Il nome Cittadella le è stato attribuito dagli Spagnoli, che credettero si trattasse di una fortezza. Nei palazzi che si trovano vicino ai templi vivevano molti degli abitanti di Teotihuacan più ricchi e potenti. Il più grande di questi ha una superficie di più di 3300 m2. La gente comune viveva invece in grandi costruzioni residenziali, paragonabili alle insule romane, che sorgevano un po' in tutto il resto della città. Molti di questi edifici contenevano anche botteghe laboratori artigianali che producevano e vendevano oggetti di ceramica e altri beni.

La disposizione geografica di Teotihuacan è un ottimo esempio di pianificazione urbana centroamericana: il posizionamento degli edifici è, in accordo con le convinzioni dell'epoca, una rappresentazione simbolica dell'universo. Il reticolato urbano è allineato con precisione a 15.5° nord-est. Il Viale dei Morti, in particolare, sembra puntare verso il Cerro Gordo che si trova a nord della Piramide della Luna.

Il sito archeologico

La conoscenza e il ricordo delle enormi rovine di Teotihuacán non furono mai perduti. La città abbandonata fu meta di pellegrinaggi in epoca azteca, durante la quale era considerata legata al mito di Tollan, il luogo dove era stato creato il sole. In seguito, anche i primi conquistadores spagnoli ne rimasero sorpresi ed affascinati. A partire poi dall'800 è considerata uno dei siti archeologici più famosi e interessanti per i turisti e i visitatori del Messico.

Nel diciannovesimo secolo furono intrapresi alcuni scavi archeologici minori, mentre scavi e restauri più significativi iniziarono nel 1905 sotto la guida dell'archeologo Leopoldo Batres, lavori che culminarono con il restauro della Piramide del Sole, realizzato per celebrare il centennale dell'indipendenza del Messico nel 1910. Negli anni 1960-65 e 1980-82 sono state eseguite delle altre importanti serie di scavi e restauri. Alcuni degli edifici sono stati ricostruiti e Teotihuacan dispone ora anche di vari musei. Gli scavi sono comunque tuttora in corso.

Bibliografia

  • Berrin, Kathleen & Esther Pasztory, "Teotihuacan: Art from the City of the Gods" (Teotihuacan: arte dalla città degli dei) (1993)
  • Dale M. Brown ed. "Lost Civilizations: Aztecs: Reign of Blood and Splendor". (Civiltà perdute: Gli Aztechi: Un regno di sangue e splendore) Alexandria, Virginia: Time-Life books, 1992.
  • Coe, Michael D.; Snow, Dean; Benson, Elizabeth; Atlas of Ancient America (Atlante dell'antica America); Facts on File, New York, 1986.
  • Coe, Michael D.; Koontz, Rex, "Mexico: From the Olmecs to the Aztecs" (Messico: dagli Olmechi agli Atzechi) (Thames & Hudson, 2002).
  • Kaufman, Terrence, (2001) Nawa linguistic prehistory, pubblicato in website of the Mesoamerican Language Documentation Project
  • Malmstrom, Vincent H. (1978), "Architecture, Astronomy, and Calendrics in Pre-Columbian Mesoamerica" (Architettura, astronomia e calendaristica nel Centroamerica precolombiano) in Journal for the History of Astronomy 9, 1978, pp. 105-116.
  • Шаблон:Cite book (Gli Aztechi, i Maya e i loro predecessori: archeologia del Centroamerica)
  • Reader's Digest Association. "The World's Last Mysteries" (Gli ultimi misteri del mondo). Pleasantville, NY: Reader's Digest Association, 1978.

Voci correlate

  • Civiltà precolombiane
  • Mesoamerica

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Consigli e suggerimenti
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naveen
12 june 2017
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