Il Viadotto di Millau (in francese: le Viaduc de Millau) è un viadotto autostradale costruito con la tecnica del ponte strallato che attraversa la valle del Tarn vicino a Millau, nel dipartimento dell'Aveyron nella regione del Midi-Pirenei, nella Francia meridionale. Progettato dall'ingegnere dei ponti francese Michel Virlogeux in collaborazione con l'architetto inglese Norman Foster, è il più alto ponte veicolare del mondo, con la sommità di un pilastro a 341 metri; leggermente più alto della Torre Eiffel e solo 40 m più basso dell'Empire State Building. Fu formalmente inaugurato il 14 dicembre 2004 e aperto al traffico il 16 dicembre 2004.
Prima che il ponte fosse costruito, il traffico doveva scendere nella valle del Fiume Tarn e passare lungo la route nationale N9 vicino alla città di Millau, causando una pesante congestione all'inizio e alla fine della stagione estiva, in luglio e agosto. Il ponte ora traversa la valle del Tarn nel suo punto più basso, collegando la causse du Larzac alla causse rouge, ed è all'interno del perimetro del parco naturale regionale dei Grands Causses.
Il ponte forma l'ultimo collegamento dell'autostrada A75 (la Méridienne), fornendo un continuo tratto di superstrada dal sud di Parigi attaverso Clermont-Ferrand a Béziers. Lo scopo dell'A75 è di aumentare la velocità e ridurre il costo del traffico veicolare che viaggia lungo questa strada. Molti turisti diretti nel sud della Francia e in Spagna seguono questa strada perché è diretta e senza pedaggio per i 340 km tra Clermont-Ferrand e Béziers, eccetto per lo stesso ponte.
Il gruppo Eiffage gestisce il viadotto come ponte a pedaggio, con il pedaggio oggi fissato a 4,90 € per piccole automobili (6,50 € durante i mesi di picco di Luglio e Agosto). Il ponte fu costruito dal gruppo Eiffage, che costruì anche la Torre Eiffel, con un contratto governativo che permette alla compagnia di raccogliere i pedaggi per 75 anni.
Il Viadotto di Millau consiste di un impalcato di acciaio di otto campate supportato da sette pile di cemento. La carreggiata pesa 36.000 tonnellate ed è lunga 2.460 m, misurando 32 m in larghezza per 4,2 m di profondità. Le sei campate centrali misurano ognuna 342 m e le due campate esterne misurano 204 m. L'impalcato ha una pendenza del 3% che scende da sud a nord, e presenta una curvatura planimetrica di raggio di 20 km per dare ai guidatori una migliore visibilità. Ha due corsie in entrambe le direzioni.
Le pile variano in altezza da 77 a 246 m, e si assottigliano nella loro sezione longitudinale da 24.5 m alla base a 11 m all'altezza della piattaforma. Ogni pila è composta da 16 sezioni, ognuna pesante 2,230 tonnellate. Queste sezioni furono assemblate sul sito da pezzi da 60 tonnellate, larghi 4 m e lunghi 17 m, fabbricati in industrie nel Lauterbourg e Fos-sur-Mer da Eiffage. Ciascun pilastro supporta piloni alti 97 m. Le pile furono pre-assemblate, insieme con qualche supporto temporaneo, prima che la piattaforma fosse posata tra i pilastri tramite pompe idrauliche controllate via satellite che muovevano la piattaforma di 600 mm ogni 4 minuti.
Il viadotto è il più alto ponte veicolare del mondo, alto circa due volte il precedente ponte stradale più alto d'Europa, l'Europabrücke in Austria. Il Ponte sullo Stretto di Messina in Italia, se costruito come proposto sarà ancora più alto. Il progetto corrente parla di torri alte 382,6 m.
Il viadotto è anche il secondo ponte veicolare più alto misurato a livello della carreggiata. La sua piattaforma, a "quasi 270 m" sopra il Tarn, è leggermente più alta del New River Gorge Bridge nel West Virginia negli Stati Uniti, che è 267 m sopra il New River. Il Royal Gorge Bridge nel Colorado, negli Stati Uniti ha una piattaforma considerevolmente più alta di qualsiasi altra, a 321 m sopra il Fiume Arkansas.
La costruzione iniziò il 10 ottobre 2001 prevedendo una durata di 3 anni per la consegna dell'opera, ma le condizioni meteorologiche prolungarono la costruzione oltre il tempo previsto. A programma rivisto si prevedeva che il ponte fosse aperto nel gennaio 2005. Il viadotto fu inaugurato ufficialmente dal Presidente Chirac il 14 dicembre, 2004 per aprirlo al traffico il 16 dicembre, un mese prima della data programmata.
Negli studi preliminari, furono esaminate quattro opzioni:
La quarta opzione fu scelta dal governo il 28 giugno, 1989. Consisteva in due possibilità: la soluzione alta, e la soluzione bassa, che richiedeva la costruzione di un ponte di 200 m per attraversare il Tarn, poi un viadotto di 2300 m esteso da un tunnel dal lato del Larzac. Dopo lunghi studi di costruzione, la soluzione bassa fu abbandonata perché avrebbe intersecato la falda acquifera, avrebbe avuto effetti negativi sulla città, costato di più, e la distanza sarebbe stata più lunga.
Dopo la scelta del tragitto con un viadotto elevato, cinque squadre di architetti e ricercatori lavorarono simultaneamente su una soluzione tecnica. L'idea originale del ponte fu sviluppata dal designer francese Michel Virlogeux. Gli architetti del ponte sono parte dello studio britannico Foster and Partners che lavorò insieme con lo studio ingegneristico olandese ARCADIS, responsabile per il disegno tecnico del ponte.
Quattro consorzi furono in competizione per il contratto del ponte:
Il leader del consorzio è la Compagnie Eiffage del Viadotto di Millau, titolare del contratto governativo. Il consorzio è composto dall'Eiffage TP per la parte in cemento, la compagnia Eiffel per la carreggiata in acciaio (Gustave Eiffel costruì il viadotto Garabit nel 1884, a ponte del treno nei pressi del dipartimento di Cantal ), e l'ENERPAC, per i supporti idraulici alla carreggiata. Il gruppo ingegneristico Setec ha l'autorità sul progetto, con l'SNCF engineering che ha un controllo parziale.
I costi di costruzione del ponte ammontarono a €394 milioni, con un casello 6 km a nord del viadotto che costò altri €20 milioni. Il costruttore, Eiffage, finanziò la costruzione in cambio di una concessione per raccogliere i pedaggi per 75 anni, fino al 2080. Tuttavia, se la concessione sarà molto profittevole, il governo francese potrà assumere il controllo del ponte nel 2044.
Il progetto richiese circa 127.000 m³ di cemento, 19.000 tonnellate di acciaio per il cemento armato, e 5.000 tonnellate di cemento pre-stressato per i cavi. Il costruttore afferma che la durata del ponte sarà di almeno 120 anni.
In seguito alla designazione di Eiffage come concessionaria del viadotto, la società ha creato, per gestire il ponte, la Compagnia Eiffage del Viadotto di Millau (CEVM) la cui sede sociale si trova in pieno centro di Millau. Il centro di sfruttamento commerciale e tecnico così come il casello di pedaggio sono stati installati sul comune di Saint Germain a Nord-Est di Millau.
Nell'ambito di una concessione autostradale da parte di una società privata, sono stati fissati dei diritti di passaggio sul viadotto e le tariffe del pedaggio nel 2005 sono di:
Sul piano della sicurezza, sono state create delle corsie d'emergenza sul viadotto (come su tutte le autostrade). I telefoni a colonnetta di soccorso sono disposti ogni 500 m. In più, videocamere accoppiate ad un sistema di rivelazione automatico d’incidente localizzano qualsiasi anomalia ed ogni oggetto sulla carreggiata. Inviano immediatamente un segnale d’allerta ai sistemi di supervisione. In caso d'incidente maggiore, un piano di soccorso validato dalla prefettura di Aveyron entra in vigore sul viadotto. Prevede i mezzi d’intervento sull’opera e la loro organizzazione. Per gli utenti, pannelli d’informazione sono posizionati ed il viadotto può essere chiuso in caso di necessità.
Una cinquantina di persone (addetti ai caselli, ospiti, pattuglianti, tecnici di manutenzione) assicurano in permanenza l’accoglienza, la sicurezza e la manutenzione.
Vera alternativa alla Valle del Rodano (via l'autostrada A7), il viadotto di Millau e i 40 chilometri supplementari dell'autostrada A75 sono stati aperti alla circolazione il 16 dicembre 2004. Come promessa locale, il viadotto dovrebbe contribuire a «fare saltare il famoso ingorgo di Millau» e evitare così il centro della città e la salita del Larzac. Dovrebbe far guadagnare 30 minuti in situazione normale e fino a 4 ore in alcuni week-end estivi (detti «de chassés-croisés»).
Vera promessa nazionale e internazionale, permette ai trasportatori di ridurre in modo significativo il tempo di tragitto dei loro carichi pesanti di 45 minuti per il tragitto Parigi-Perpignan, Parigi-Barcellona o ancora Amsterdam-Perpignan. Essendo l'asse del Rodano frequentemente vicino alla saturazione, questi guadagni di tempo, calcolati sulla base di un traffico normale, potrebbero essere ben superiori, in particolare con gli effetti della saturazione della traversata di Lione.
Inoltre, questo nuovo itinerario permette di economizzare fino a 34 € di pedaggio per tragitto, senza contare le economie di carburante realizzato grazie a un tragitto più corto di 60 chilometri.
La barriera per il pagamento del pedaggio è stata dimensionata per smaltire senza rallentamenti un flusso di 30.000 veicoli al giorno. Gli studi preliminari hanno stimato che il traffico medio su tutto l'arco dell'anno sarebbe stato di:
Al 24 gennaio 2005, vi circolano già più di 350.000 veicoli, ben al di là delle previsioni.
Il primo week-end d'agosto del 2005 era annunciato nero, e il viadotto non è sfuggito all'afflusso dei turisti. Sono risultati più di 12 km d'imbottigliamenti da una parte e dall'altra della barriera di pedaggio. Il giornale Midi Libre titolava l'avvenimento «Millau inventa l'ingorgo a pagamento». Il problema sarà regolato per Pasqua 2006. La Compagnie Eiffage del viadotto di Millau sta, infatti, per costruire quest'inverno 4 corsie di pedaggio supplementari, quando la Direzione delle Strade del ministero de l'Equipement avrà dato via libera. Queste 4 corsie erano previste dalla costruzione dell'opera. La Compagnia sta anche per ridurre il numero delle corsie automatiche e installarci delle cabine di pedaggio, le uniche in grado di accogliere le roulotte e i camper.
Alla fine d'agosto del 2005, 3,2 milioni di veicoli erano passati sul viadotto, permettendo un'entrata di 18,5 milioni di euro tasse escluse.
Il viadotto passa interamente al disopra della valle del Tarn dalla Causse rouge alla Causse du Larzac. Attraversa la strada dipartimentale (provinciale) 992 Albi-Millau, il Tarn, la ferrovia Millau-Albi e la strada dipartimentale 41 Millau-Peyre.
Il tracciato rispetta i principali siti naturali, paesaggi eccezionali situati alla confluenza delle valli della Dourbie e del Tarn, assicurando un buon raccordo con l’agglomerato di Millau. Al di là del desiderio di una perfetta integrazione nel paesaggio, le soluzioni tecniche utilizzate (piattaforma metallica e pilastri in cemento) hanno molti vantaggi, come la leggerezza della piattaforma che alleggerisce le strutture portanti, ma anche una riduzione dei lavori sul sito (prefabbricazione in officina degli elementi della piattaforma) durante la costruzione e una diminuzione dei volumi dei materiali da mettere in opera sul posto, in confronto ad una soluzione di solo calcestruzzo. Meno veicoli, meno camion, meno aggregati da trasportare hanno ridotto i fastidi per le popolazioni interessate dal traffico generato dal cantiere. Sono stati ugualmente previsti dei dispositivi per il trattamento delle acque utilizzate dal cantiere e per evitare un inquinamento del suolo. Un'altra componente del piano di assicurazione qualità che ha accompagnato tutte le fasi di costruzione è stata la gestione dei rifiuti del cantiere. Lo stesso desiderio perdura dopo la messa in servizio dell’opera, dal momento che sono state integrati nella struttura molti dispositivi permanenti per il recupero e il trattamento delle acque piovane e dei residui della pulizia della rete viaria.
Il viadotto attraversa il parco naturale regionale des Grands Causses.
Il viadotto di Millau è considerato come un'opera d'arte per la sua integrazione nel paesaggio des Grands Causses, apparendo come una goletta bianca a sette alberi che si staglia, immobile, nel cielo del sud dell'Aveyron (in particolare quando le nuvole invadono la valle).
Ha un ottimo successo poiché più di 500.000 persone sono venute ad assistere ai lavori durante la costruzione. Oggi, l'affluenza record nei punti con vista panoramica del ponte come quello della discesa dell' RN9 su Millau o ancora quello de l'area di Brocuéjouls che sarà presto adattata in area di sosta per l'A75, è notevole. I prodotti derivati cominciano a sbarcare nei negozi del centro città e anche nell'Aveyron, nel Cantal, nella Lozère e nell'Hérault.
Il viadotto ha anche grande importanza per quanto riguarda l'affluenza di visitatori nei luoghi vicini al manufatto. Ad esempio Les Caves de Roquefort e il sito di Micropolis a Saint-Leons hanno visto il numero dei visitatori crescere molto rapidamente.
Così il viadotto di Millau conosce già una fama internazionale prima del suo primo anniversario ed è considerato da alcuni come «il riferimento architetturale dell'inizio del XXI secolo».
Per accentuare l'aspetto turistico del viadotto è stato esaminato un progetto che consiste nel ricavare nei pilastri degli ascensori e degli oblò. Tale progetto è stimato in 26 milioni di euro.
Le opposizioni a questo progetto erano rinforzate da numerosi argomenti:
I dossier sul viadotto:
Le foto e i video del viadotto: